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Giro d’Italia 2017: Jan Polanc vince sull’Etna! Zakarin guadagna nella tregua tra i big

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Poche scintille e un fragoroso nulla di fatto nel primo arrivo in salita del Giro d’Italia 2017, al Rifugio Sapienza dell’Etna. Jan Polanc, in fuga dai primissimi chilometri, ha vinto la quarta tappa dell’edizione numero 100 della Corsa Rosa, mentre i big della classifica generale, alle sue spalle, si sono semplicemente punzecchiate senza creare distacchi. 

A dispetto delle attese, la prima fuga di giornata si è formata dopo soli 2 chilometri dei 181 previsti dopo la partenza da Cefalù, composta da quattro uomini: Eugenio Alafaci (Trek – Segafredo), Jan Polanc (UAE Team Emirates), Jacques Janse van Rensburg (Dimension Data) e Pavel Brutt (Gazprom – RusVelo). Il gruppo, dopo qualche chilometro in cui si è mantenuto ad un paio di minuti dalla testa della corsa, ha dato il via libera e il vantaggio degli attaccanti sulla salita di Portella Femmina Morta è salito fino a 8′. In vetta, van Rensburg è passato per primo al Gpm, seguito a breve distanza da Polanc, con cui ha sfiorato anche un contatto pericoloso in volata.

Alafaci, considerate anche le caratteristiche, è stato il primo a staccarsi ben prima dell’inizio della salita finale. Proprio nel tratto precedente, il gruppo ha aumentato l’andatura e ha rimesso i fuggitivi a portata, distanti circa 5′. Dopo Alafaci è stato Brutt a staccarsi, a sua volta prima dell’inizio dell’ascesa conclusiva e nel lungo tratto mosso tra la discesa della Portella e le pendici dell’Etna.

Proprio nei chilometri appena precedenti all’imbocco dell’ascesa finale, Steven Kruijswijk (LottoNL Jumbo) e Ilnur Zakarin (Katusha) sono caduti in una curva pericolosa verso destra, mentre Jan Polanc ha staccato van Rensburg per provare ad involarsi verso il successo finale. Dal gruppo ha provato ad evadere Paolo Tiralongo (Astana), ma l’attacco del siciliano è stato solo un fuoco di paglia. Poco dopo, ci ha provato il francese Pierre Rolland (Cannondale-Drapac) che ha preso un margine consistente, rimanendo in avanscoperta circa 5 chilometri. Quando è stato ripreso, il gruppo è arrivato a 2′ di distacco da Polanc, nel contempo arrivato sotto lo striscione dei 5 chilometri al traguardo.

Sull’ascesa dell’Etna si sono alternate al comando diverse squadre. Tra le più attive Bahrain-Merida, per NIbali, Fdj, per Pinot, e Bmc, per Tejay Van Garderen, senza però che gli uomini di classifica si producessero in attacchi degni di nota. Il primo a muoversi, quando mancavano 3 chilometri alla conclusione, è stato Vincenzo Nibali ma lo scatto dello Squalo dopo la fase iniziale non ha prodotto differenze tra i big della classifica, tornati presto tutti assieme.

A due chilometri dall’arrivo Tom Dumoulin (Sunweb) ha accelerato e una volta che si è esaurita la sua azione è partito deciso e in contropiede Ilnur Zakarin, che in breve tempo è riuscito a staccare il gruppetto dei migliori. Jan Polanc, nel contempo, è entrato con un discreto margine nell’ultimo chilometro, involandosi verso il secondo successo della carriera al Giro d’Italia dopo quella del 2015 all’Abetone. Lo sloveno ha tagliato il traguardo in solitaria, difendendo circa 20” su Zakarin mentre Geraint Thomas (Team Sky) ha regolato Thibaut Pinot (Fdj) nella volata del gruppetto dei migliori, arrivato a 10” dal russo. Il lussemburghese Bob Jungels (QuickStep-Floors), arrivando con i migliori, ha preso la leadership della classifica, sfilando la maglia rosa al compagno di squadra Gaviria. Quarta posizione per Dario Cataldo (Astana), seguito da Dumoulin, lo stesso Jungels, Yates (Orica-Scott), Mollema (Trek-Segafredo) e Nibali (Bahrain-Merida).

Twitter: @Santo_Gianluca

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gianluca.santo@oasport.it

Foto: Twitter Giro d’Italia

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