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F1, GP Spagna 2017: Pirelli con le tre mescole più dure a Barcellona. Alto degrado in vista e più di un pit stop

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Sempre più importanti negli sport motoristici moderni, le gomme saranno il principale fattore anche nel quinto appuntamento del Mondiale di F1 2017 in Spagna. Fino a questo momento, la Ferrari e Sebastian Vettel sono stati quelli che meglio degli altri hanno saputo sfruttare le coperture Pirelli. L’assetto rake (“picchiato: molto basso sull’anteriore e circa il 15% più alto sul posteriore) ed il passo corto hanno consentito alla Rossa di trovare con facilità la finestra giusta delle temperature legate agli pneumatici. Di contro il passo lungo e la “pesantezza” del posteriore non ha agevolato la Mercedes. Cambierà qualcosa in Catalogna?

Di sicuro gli upgrade che il Cavallino Rampante e le Frecce d’Argento porteranno saranno fondamentali. Il team di Brackley dovrebbe presentarsi con un pacchetto quantificabile in quattro decimi di miglioramento mentre la Ferrari continuerà con la politica dei piccoli passi, ma costanti, senza andare a stravolgere un progetto che funziona. In questo senso la partita tra le due grandi rivali di questo campionato si giocherà, come detto, sul salvare le mescole. La Pirelli ha scelto i tre compound più duri: hard, medium e soft, per la prima volta nell’annata. Una decisione frutto delle caratteristiche dell’asfalto spagnolo molto abrasivo.

Le squadre, dunque, dovrebbero optare per le medie e le morbide, nell’ottica gara, nel rapporto degrado-prestazioni ed al Montmeló, più ancora che altrove, la conservazione delle stesse potrebbe fare la differenza. La Rossa, se quanto visto fino a questo punto dovesse confermarsi, dovrebbe godere di un minimo vantaggio sulla durata mentre in qualifica, essendo meno aggressiva sulle coperture, potrebbe soffrire maggiormente rispetto ai rivali tedeschi. La strategia di corsa, pertanto, potrebbe variare da uno a due pit stop a seconda di come e quanto gli pneumatici rimarranno prestazionali immaginando che il gap di 1.5 secondi tra le medium e le soft, con benzina a bordo, si attenuerà per le alte temperature previste.

Valutazioni alle quali si è associato anche il responsabile Car Racing di Pirelli Mario Isola il quale ha sottolineato: “Questa è l’ultima gara in cui è Pirelli a decidere le allocazioni per le squadre: da Monaco, saranno i piloti a scegliere le quantità di ciascuna mescola da utilizzare. Sebbene Barcellona sia un tracciato molto noto, le evoluzioni aerodinamiche delle vetture, ottenute con gli ultimi upgrade portati dalle squadre in Spagna, si tradurranno in un aumento non solo delle prestazioni e forse anche del livello di degrado rispetto ai test. Anche le temperature saranno più alte rispetto a quelle viste a febbraio”.

Sarà dunque un weekend molto combattuto nel quale i particolari potranno far pendere la bilancia in favore di una macchina piuttosto che di un’altra.

giandomenico.tiseo@oasport.it

Twitter: @Giandomatrix

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