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Formula 1

F1, GP Spagna 2017: il circuito di Barcellona. Favorevole a Ferrari o Mercedes?

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Il duello Ferrari-Mercedes si trasferisce in Catalogna, sul circuito di Barcellona, per il GP di Spagna. Un palcoscenico ben noto e particolarmente indicativo per i team di Formula Uno grazie, anche, agli otto giorni di test di febbraio. Quelle sessioni avevano già ampiamente dimostrato che, almeno ad inizio campionato, avremmo assistito ad un duello sul filo dei centesimi tra Ferrari e Mercedes.

Come andrà questa sfida, almeno sulla carta, al Montmelò? Analizziamo il tracciato catalano. Si parte su un lunghissimo rettilineo sul quale (visto l’alto carico aerodinamico richiesto) non si passano i 320kmh, quindi ampia chicane “Elf” che anticipa il lungo curvone 3 che richiede grande appoggio sulle gomme del lato sinistro, quindi breve rettilineo prima della curva 4, la “Repsol”, che produce grande forza laterale. Dopo un altro breve allungo si passa al tornante 5 in discesa che anticipa un tratto misto con la seconda chicane della pista (curve 7-8). In uscita si va in salita verso la difficile curva 9, la “Campsa”, che si affronta nella giusta maniera solo se si è trovato il giusto mix nel bilanciamento. L’uscita è fondamentale perchè precede il secondo rettilineo più lungo del Montmelò che precede il tratto più guidato e complicato, che parte dalla curva 10, “La Caixa”, a gomito. Da questo punto si torna a salire verso il curvone 12 “Sabadell”, quindi troviamo la 13, in discesa, prima della nuova chicane (14-15) che negli ultimi anni è risultata decisiva per chi ha la giusta trazione. A questo punto manca solo l’ultima curva a destra, anch’essa in appoggio, che anticipa il rettilineo e quindi il traguardo.

Per aggiudicarsi il GP di Spagna, dunque, serviranno due aspetti fondamentali: ottimo bilanciamento aerodinamico e perfetto comportamento con gli pneumatici sia dal punto di vista del consumo generale che della percorrenza di curva. Nei primi quattro appuntamenti del Mondiale abbiamo potuto apprezzare, per esempio, che la Ferrari è ottima in entrambi i casi, mentre la Mercedes è più delicata quando deve trovare il giusto assetto o deve sfruttare le gomme quando le temperature non sono alte (ha fatto ottime cose a Sochi quando si passavano i 25°). Il weekend in arrivo parla di sole, ma la colonnina di Mercurio non dovrebbe valicare quota 22°, per cui dovrebbe essere un vantaggio per la “Rossa”.

Un altro punto a favore di Sebastian Vettel e Kimi Raikkonen dovrebbe essere, e pare strano a dirlo, l’ultimo settore, dove la trazione sarà decisiva. Nei campionati scorsi la Mercedes dominava proprio in questo punto, mentre la Ferrari arrancava. In questa occasione, sia per il passo corto, sia per quanto fatto vedere a Sochi in uscita delle curve lente, tutto potrebbe ribaltarsi. I punti del circuito, invece, nei quali potrebbe primeggiare la W08 di Lewis Hamilton e Valtteri Bottas, potrebbero essere i curvoni veloci presenti, che assomigliano ad alcuni tratti incontri a Shanghai (dove vinse proprio l’inglese).

In poche parole ci attende un fine setitmana nel quale i dettagli faranno la differenza. Chi saprà unire velocità, percorrenza in curva, trazione e strategia (dato che il consumo degli pneumatici sarà notevole) potrà puntare alla vittoria del GP di Spagna. Guardando ai precedenti, tuttavia, per la scuderia di Maranello c’è ben poco per cui essere fiduciosa. Nelle ultime otto edizioni, infatti, ha vinto in una sola occasione (nel 2013 con Fernando Alonso) mentre gli ultimi successi sono stati di Max Verstappen dodici mesi fa, Nico Rosberg nel 2015 e Lewis Hamilton nel 2014.

alessandro.passsanti@oasport.it

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