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Formula 1

F1, analisi prove libere GP Spagna 2017: la Mercedes torna a fare la voce grossa ma la Ferrari risponde, la Red Bull non affonda il colpo, mentre sorprende la Renault

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Va in archivio la prima giornata di prove libere in vista del GP di Spagna di F1 di domenica, e ci regala parecchi spunti di interesse. Andiamo ad analizzare in maniera dettagliata cosa ha espresso questo venerdì catalano.

MERCEDES – La vettura che ha portato i maggiori cambiamenti e che, a quanto pare, li sta facendo rendere nel migliore dei modi. La W08 è stata ritoccata in due punti: nella zona delle sospensioni anteriori e nella pinna dorsale. Andiamo con ordine. Nella parte sottostante il musetto (prima dell’ala) le “Frecce d’argento” hanno inserito una coppia di appendici esterne (una per lato) che garantiscono maggiore carico aerodinamico e, in questo modo, un migliore inserimento in curva. Il secondo aggiornamento è il nuovo disegno della pinna posteriore che non torna più in maniera lineare sulla parte sottostante della macchina ma rientra andando a formare una sorta di “punta”. Non vanno dimenticate anche le pance della vettura che prevedono una nuova serie di alette sempre nell’ottica della ricerca del carico aerodinamico. A quanto pare la scuderia di Brackley voleva dare una risposta decisa alla Ferrari e, specialmente nella FP1, è tornata a fare paura a tutti. Il miglior tempo lo piazza Lewis Hamilton in 1:20.802, ma la lotta con Valtteri Bottas è stata serratissima lungo tutta la giornata e con ogni mescola. I 90 millesimi di divario sono poca cosa, mentre i tre decimi di vantaggio sulla Ferrari sono un punto di partenza importante. Come le simulazioni di passo gara, incisive e costanti sia con le Soft che con le Medium. Ad oggi la squadra da battere.

FERRARI – Dopo una mattinata da incubo, sia per il guaio al cambio di Sebastian Vettel, sia per il secondo di gap accumulato nei confronti delle Mercedes, nel pomeriggio le cose sono migliorate. I tre, quattro, decimi di differenza non spaventano, e anche il passo gara è assolutamente interessante. Anzi, i tempi sono pressochè identici rispetto a Bottas e Hamilton. Tutto, quindi, è ancora da decidersi in questo GP di Spagna, con una Ferrari che non ha voluto portare rivoluzioni tecniche particolari. E non ne avrebbe nemmeno avuto motivo. Qualche novità, ma progetto che prosegue. Nel corso della FP2 si è rivista l’ala orizzontale in cima alla pinna posteriore, la cosiddetta “T-wing” (in modalità ala o doppia ala) che sembra avere dato qualche beneficio. Nelle tre ore di prove libere, tuttavia, non si è mai vista una SF70H perfetta come nelle occasioni precedenti, per cui il giusto assetto non è ancora stato trovato. Come se non bastasse, infine, permane il tallone d’Achille rappresentato dalla nuova chicane dell’ultimo settore, nella quale le “Rosse” hanno sempre sofferto. Serve maggiore bilanciamento e trazione. Altrimenti pensare alla vittoria si farà complicato.

RED BULL – Il team di Milton Keynes sbarcava a Barcellona tra mille squilli di fanfara, rappresentati da annunci di “rivoluzioni tecniche incredibili e migliorie notevoli”. Per ora non s’è visto niente di tutto questo. Qualche decimo è stato limato da Daniel Ricciardo e Max Verstappen (comunque sempre a distacchi sui sei, sette, decimi) ma il salto di qualità è ancora lontano. Non è dato sapersi se la scuderia si è tenuta ancora qualcosa nel taschino in vista della giornata di domani, ma pensare ad una lotta per il primo posto è ancora decisamente prematuro. Anche il passo gara, inoltre, non incoraggia affatto.

RENAULT – La vera, grande, sorpresa di giornata. Nico Hulkenberg è settimo, e questo ci potrebbe anche stare, ma l’ottavo posto di Jolyon Palmer fa davvero stropicciare gli occhi. Sintomo che la vettura francese sta iniziando a crescere e che i buoni segnali visti in Russia non erano un caso. Sarà fondamentale una conferma anche in qualifica per non pregiudicare quanto di buono fatto oggi, e in queste settimane in fabbrica.

WILLIAMS – Felipe Massa chiude il suo venerdì al nono posto mentre, come quasi sempre, per trovare il suo compagno Lance Stroll dobbiamo scendere fino alla posizione numero 17 a quasi 2,5 secondi di divario. La macchina inglese inizia a dare qualche segnale di affanno. Dopo un inizio di Mondiale incoraggiante, nelle ultime uscite fa più fatica a ritrovare le posizioni a ridosso dei primi, per cui occorre un cambio di passo a livello di sviluppi che, anche al Montmelò, non sembrano essere arrivati.

TORO ROSSO – Anche per la scuderia di Faenza le prime due sessioni sono risultate a doppia faccia. Decimo posto per Carlos Sainz a 1,4 secondi, mentre Daniil Kvyat è terzultimo a un secondo esatto dal compagno. Il pilota spagnolo corre in casa ed è pronto a fare bene, con una vettura che appare più in palla rispetto all’esordio. Per il russo il momento complicato prosegue e non può che preoccupare.

HAAS – Dopo una FP1 brillante, con entrambi i piloti nei primi dieci, la FP2 ha riportato sulla terra le monoposto americane con Romain Grosjean undicesimo e Kevin Magnussen quindicesimo ad oltre due secondi dalla vetta. Quinto GP e quinto appuntamento che sembra non partire in maniera lineare per la Haas, a differenza di quello che le servirebbe, ovvero un fine settimana senza intoppi (di qualsiasi tipo) per dimostrare il reale valore, che appare superiore.

FORCE INDIA – Dodicesimo Esteban Ocon, due posizioni sopra al compagno Sergio Perez. Sembrerebbe un andamento preoccupante, ma come ben sappiamo il team “tutto rosa” cresce con il passare del weekend, e domenica è tutt’altro che scontato ritrovare entrambi i piloti a punti.

MCLAREN – L’inizio della giornata è stato grottesco con Fernando Alonso appiedato (nuovamente) dal motore dopo pochi metri. Nel pomeriggio Stoffel Vandoorne si è issato in una buona tredicesima posizione, mentre il suo illustre vicino di box ha preferito pensare alla gara. Male, ma non malissimo.

SAUBER – In questo caso, invece, si prosegue malissimo, e non è una novità. 2,2 secondi di ritardo per Marcus Ericsson, quasi 3 per Pascal Wehrlein. Il tunnel negativo sembra non avere un finale.

alessandro.passanti@oasport.it

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