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Tennis, caso Sharapova: arriva la difesa della WTA. E la russa risponde alle colleghe su Twitter…

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Continua a tenere banco nel mondo del tennis femminile il rientro dalla squalifica di 15 mesi per doping di Maria Sharapova. Nei mesi scorsi, parecchie colleghe della russa si sono espresse criticando la scelta dei tornei di Stoccarda, Madrid e Roma di concederle una wild card. Nella giornata di ieri invece, era attesa la medesima decisione in merito alla partecipazione della siberiana al Roland Garros 2017. La Federazione Francese ha optato per l’esclusione della Sharapova, tenendola fuori anche dal torneo di qualificazione. Le motivazioni addotte dal presidente Bernard Giudicelli sono state inflessibili, parlando di “salvaguardare il torneo e seguendo la linea dura con cui il francese si era già espresso al riguardo nei mesi precedenti. “Possiamo concedere una wild card ad una giocatrice che ritorna da un infortunio, ma non a chi ritorna da una squalifica per doping. Mi dispiace per Maria ed i suoi tifosi, ma la mia responsabilità, la mia missione, è quella di proteggere gli alti standard del torneo da qualsiasi dubbio sui risultati del campo“. Parole pesanti dunque, che come anticipato dal direttore dello Slam parigino Guy Forget, non hanno placato ed anzi hanno gettato benzina sul fuoco delle polemiche.

L’ultima tennista in ordine di tempo ad esprimersi sulla vicenda è stata la croata Mirjana Lucic-Baroni, cui ha fatto eco la francese Kristina Mladenovic, dichiaratasi contenta del fatto che “la Federazione Francese ha finalmente un presidente con grande carattere“. In difesa della giocatrice ex numero 1 del mondo, è intervenuto direttamente Steve Simon, CEO della WTA, tramite un comunicato. “Le wild card vengono offerte unicamente in base alla discrezione dei tornei. Supporto pienamente i giocatori che hanno ricevuto l’invito per il Roland Garros ed auguro loro buona fortuna. Saranno quindici giorni davvero eccitanti. Quello su cui non sono d’accordo sono le basi della decisione della FFT riguardo Maria Sharapova. Lei ha rispettato la sanzione imposta dal CAS (il Tribunale dello Sport di Losanna, ndr). Il programma antidoping del tennis è uniformemente supportato dai Grand Slams, dalla WTA, dall’ITF e dall’ATP. Non ci sono basi per cui un membro qualsiasi di questo programma debba penalizzare qualunque giocatore aldilà delle sanzioni stabilite dagli organi competenti in materia. L’associazione femminile dunque, si schiera dalla parte della giocatrice e soprattutto dei torneo che hanno deciso di invitare la russa.

Sharapova dal canto suo, non si è presentata ieri sera in conferenza stampa. La siberiana ha infatti affidato la sua risposta ad un messaggio postato su Twitter ed indirizzato con molta probabilità alle sue colleghe, oltre che alla Federazione Francese. Se questo è quello che ci vuole per risollevarsi, allora mi impegnerò a fondo, ogni giorno. Nessuna parola, partita o azione mi fermerà dal raggiungere i miei sogni. E sono tanti“.

 

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Foto: profilo Facebook Maria Sharapova

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