Giro d’Italia 2017, quindicesima tappa: Valdengo-Bergamo. Sulle strade del Giro di Lombardia c’è il terreno per le imboscate

Il Giro d’Italia 2017 arriva alla 15esima tappa: da Valdengo a Bergamo, su un percorso che ricalca le fasi finali de Il Lombardia, quinta e ultima Classica Monumento della stagione ciclistica. Cosa può riservarci questa frazione, sicuramente insidiosa anche per i big della classifica?

IL PERCORSO 

I primi 150 chilometri non prevedono difficoltà altimetriche. Dal Piemonte si passa alla Lombardia, attraversando la pianura padana in quello che sembra il prospetto di un tavolo da biliardo. La situazione cambia a Zogno, dove inizia la salita di Miragolo San Salvatore. 9 chilometri e una pendenza media del 7%: dati importanti, che potrebbero selezionare il gruppo e favore qualche attacco, anche da parte dei big. Dalla vetta breve discesa e poi di nuovo in salita sul Selvino. Una salita più facile, 7 chilometri ma con una pendenza media del 5,4%, insufficiente per fare male. Dalla vetta mancheranno 30 chilometri al traguardo. Dopo 12 di discesa, il gruppo si dirigerà verso Bergamo: qui si andrà verso la Città Alta, con uno strappo di oltre un chilometro all’8%, caratterizzato anche da fondo stradale in pavé dove potrebbe nascere l’azione buona considerando che è posto a poco più di 3 chilometri dal traguardo, quasi tutti in discesa. Di seguito l’altimetria:

I FAVORITI 

La frazione di oggi può adattarsi a tanti corridori ma la sensazione è che possa essere l’occasione giusta per una fuga. I big non hanno interesse nel tenere cucita la corsa e di conseguenza la prima ora di gara potrebbe trasformarsi in un’autentica battaglia per entrare nel tentativo buono. Tra gli uomini di classifica Dumoulin potrebbe essere il più adatto al finale, ma attenzione eventualmente ad attacchi da corridori come Zakarin o Yates, che ieri hanno dimostrato di avere una buona gamba. Loro potrebbero provare a tenere chiusa la corsa.

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Disegno in copertina a cura di Angelo Giacovazzo (qui il suo profilo Instagram)

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