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MotoGP
MotoGP, Mondiale 2017: Maverick Vinales riparte da Le Mans con vittoria e fuga in classifica, sapranno rispondere Marc Marquez e Valentino Rossi?
Il weekend di Le Mans rischia di risultare sin da ora uno dei più decisivi di questo Mondiale 2017 di MotoGP. Il motivo? È presto detto: Maverick Vinales vince, scappa in classifica generale e approfitta delle cadute dei suoi rivali diretti nella lotto al titolo, ovvero Marc Marquez e Valentino Rossi. La graduatoria, infatti, vede il giovane talento della Yamaha volare a quota 85 punti, portando a 17 il vantaggio sul suo più immediato inseguitore, che adesso è Dani Pedrosa che, zitto zitto, ha superato sia Rossi che Marquez. Il pesarese, caduto alla penultima curva dopo un ultimo giro disastroso (aveva già commesso un errore grave in curva 6), si lecca le ferite vedendo ben 23 punti di differenza rispetto al nuovo compagno di scuderia, proprio nel primo weekend nel quale la sua M1 stava iniziando ad andare nella giusta direzione e l’ottima gara, almeno fino agli ultimi chilometri, lo ha confermato.
Chi deve rammaricarsi più di ogni altro contendente è Marquez. Il campione del Mondo in carica, infatti, ha già 27 punti di gap dal connazionale (più di un GP di distacco) e deve recitare il “mea culpa” per due cadute nelle prime cinque corse. Alle sue spalle (a tre sole lunghezze) inizia a farsi minaccioso il padrone di casa del GP di Francia, quel Johann Zarco (Tech3) che si sta sempre più segnalando come mina vagante della categoria e che ogni volta prova a puntare al bottino pieno, senza aver nulla da perdere. Fa abbastanza riflettere il fatto che tutti i primi cinque (e allargando la visione tutti i primi otto) hanno già dovuto far fronte ad un ritiro o ad una caduta. Un altro “zero”, da qui a fine del campionato rischia di rendere in salita il prosieguo della lotta al titolo.
Vinales, dall’alto delle sue tre vittorie nei primi cinque appuntamenti, prova la prima fuga nel Mondiale con la sensazione che sia il vero e reale candidato alla vittoria finale, sia per come si è adattato rapidamente alla Yamaha, sia perchè d’ora in avanti potrà iniziare a gestire il suo vantaggio sui diretti concorrenti (non ce ne voglia Pedrosa se lo mettiamo in seconda fila rispetto a Marquez e Rossi).
La stagione in MotoGP, ovviamente, è solamente ai nastri di partenza, ma una caratteristica la stiamo vedendo: ogni weekend ha storia a sé. Non c’è un pilota o una moto che, pronti via, domineranno una gara. Le variabili in atto sono troppe, dalle gomme alle temperature, dal meteo agli assetti. Ogni volta i 25 punti finali saranno da conquistare, e per i partecipanti ci sarà da sgomitare per emergere. Lo stiamo vedendo sin da Losail, e l’equilibrio regna sempre più sovrano.
Non avrà vita facile nemmeno Vinales, ci mancherebbe, e anche lui ne è ben conscio, ma al momento è lui l’uomo da battere. Se Marquez smetterà di cadere, e Rossi confermerà la crescita del feeling con la propria moto, l’attuale leader della classifica non potrà dormire sonni tranquilli. Ora in rapida successione vivremo Mugello, Barcellona e Assen. Tre piste importanti. Tre scenari indicativi. La fuga di Vinales sarà già quella giusta? Presto, ne siamo certi, avremo indizi indicativi in un senso o nell’altro.
alessandro.passanti@oasport.it
Foto: Valerio Origo