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Ciclismo
Giro d’Italia 2017, è il vero Nairo Quintana? A risparmio per tentare la doppietta con il Tour de France?
Sedicesima tappa per il Giro d’Italia numero 100: dopo il secondo giorno di riposo si sono rotti gli equilibri in classifica generale nella durissima frazione che vedeva la scalata del Mortirolo e due volte quella dello Stelvio (la seconda dal lato elvetico). La crisi di Tom Dumoulin a causa di un problema intestinale ha costretto i suoi avversari a scoprirsi.
Giornata tutto sommato positiva dunque per il grande favorito di questa Corsa Rosa: Nairo Quintana. Il colombiano ha provato a smuovere le carte in tavola mandando all’attacco la propria squadra nella prima parte di gara (in fuga Amador, Anacona e Izagirre), ma uno schema tattico indecifrabile (o forse una condizione che non è stata quella dei giorni migliori) ha costretto il team spagnolo a stare sulla difensiva. Anche nel momento in cui la maglia rosa è apparsa in difficoltà Quintana e compagni non hanno esagerato con il ritmo (tenendo presente anche ciò che era successo nella tappa di Bergamo con la caduta del colombiano, aspettato dalla Sunweb), ma con l’attacco della Bahrain-Merida la Movistar non è potuta restare a guardare.
Quintana ha seguito al meglio Vincenzo Nibali, rispondendo ad ogni attacco del siciliano. Non è apparso però quello dei giorni migliori: in tanti ricorderanno la magnifica scalata al Blockhaus di una decina di giorni fa, quella di oggi all’Umbrailpass è stata una brutta copia. In discesa, poi, com’era probabile, lo Squalo dello Stretto se n’è andato aggiudicandosi la tappa.
Quali sono dunque le condizioni di Quintana in vista di questo finale di Giro? Il colombiano non è apparso quello dei giorni migliori ma, visti gli obiettivi stagionali (vuole tentare la clamorosa doppietta con il Tour) e l’andamento della Corsa Rosa, anche una condizione al 60% potrebbe bastare per aggiudicarsi il Trofeo Senza Fine e conservare energie preziose in vista della Grande Boucle.
gianluca.bruno@oasport.it
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Foto: Pier Colombo