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Giro d’Italia 2017: Pierre Rolland coglie l’attimo e trionfa a Canazei. Quinto Busato

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Dopo le scintille di ieri, come previsto nella diciassettesima frazione con partenza da Tirano e arrivo a Canazei del Giro d’Italia non c’è lo scontro tra i big, vista anche l’assenza di salite sul finale. A giocarsi il successo sono i cacciatori di tappe: a spuntarla in un gruppo numerosissimo di fuggitivi grazie ad un’azione da finisseur è Pierre Rolland (Cannondale-Drapac). Resta leader della classifica generale Tom Dumoulin.

Inizio di tappa davvero confusionario. Il gruppo ha lasciato andare via tre fuggitivi: Pierre Rolland (Cannondale-Drapac), Matej Mohoric (UAE Team Emirates) e Pavel Brutt (Gazprom-Rusvelo), che si sono avvantaggiati prima dell’ascesa all’Aprica. Proprio quando sono aumentate le pendenze nel plotone si è messa a tirare la Bahrain-Merida di Vincenzo Nibali, come se volesse testare la condizione della maglia rosa Dumoulin. Subito dopo, tra discesa e falsopiano prima del Passo del Tonale, è cambiata nuovamente la situazione: dopo tanti scatti e controscatti è andato via di forza un plotone di 40 uomini che da subito ha guadagnato sul gruppo maglia rosa, riportandosi vicino ai tre fuggitivi.

Valerio Agnoli (Bahrain-Merida), Ben Gastauer, Quentin Jaurégui (Ag2r La Mondiale), Jesper Hansen (Astana), Enrico Barbin, Lorenzo Rota (Bardiani-CSF), Tejay Van Garderen, Manuel Senni, Francisco Ventoso (BMC Racing), Jan Barta, José Mendes (Bora-hansgrohe), Michael Woods (Cannondale-Drapac), Felix Grosschartner, Lukasz Owsian, Branislau Samoilau, Michal Schelgel (CCC Sprandi Polkowice), Jérémy Roy (FDJ), Maxime Monfort (Lotto Soudal), Gorka Izagirre, Rory Sutherland (Movistar), Christopher Juul-Jensen (Orica-Scott), Laurens De Plus, Dries Devenyns (Quick-Step Floors), Natnael Berhane, Omar Fraile, Jacques Janse Van Rensburg, Kristian Sbaragli, Daniel Teklehaimanot (Dimension Data), Martijn Keizer (LottoNL-Jumbo), Salvatore Puccio (Team Sky), Simon Geschke (Team Sunweb), Peter Stetina (Trek-Segafredo), Rui Costa, Valerio Conti, Jan Polanc (UAE Team Emirates), Julen Amezqueta, Matteo Busato, Ilya Koshevoy (Wilier-Selle Italia) gli attaccanti.

A mano a mano il numeroso gruppo si è riportato sul terzetto al comando dal quale hanno perso contatto prima Brutt e poi Rolland. Intanto il plotone maglia rosa non ha forzato l’andatura, perdendo addirittura 13′ dalla vetta. L’andatura è cambiata quando Jan Polanc è diventato addirittura maglia rosa virtuale: il Team Sunweb e la QuickStep-Floors (in protezione della maglia bianca di Jungels) si sono messi a tirare per diminuire il ritardo.

A circa 40 chilometri dal traguardo è cambiata nuovamente la situazione: il gruppo al comando si è spezzato e venticinque unità sono andate a riprendere uno strepitoso Mohoric che si è messo a fare l’andatura in favore dei propri compagni della UAE Emirates. Davvero emozionanti le ultime fasi di gara con scatti e controscatti tra gli attaccanti. Chi è riuscito a trovare il momento giusto a 7 dall’arrivo è stato Pierre Rolland che da subito ha guadagnato una ventina di secondi sugli avversari, lanciandosi verso il traguardo. Piazzamenti sul podio per Rui Costa e Izaguirre, migliore degli italiani Matteo Busato, quinto.

Il gruppo maglia rosa è giunto con tranquillità a 7’53” di ritardo.

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Foto: Twitter Giro d’Italia

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