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Ginnastica, Europei: che finali ci aspettano al femminile?

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Dopo un intensissimo venerdì dedicato ai concorsi individuali generali (entrambi volati in Russia grazie a David Belyavskyi e Aliya Mustafina), gli Europei di ginnastica artistica entrano nel loro weekend di fuoco: quello delle finali di specialità. Saranno due giorni da leccarsi i baffi, dieci atti conclusivi spettacolari, da gustarsi uno dietro l’altro. Si parte tra poche ore (11.30 italiane, diretta Eurosport, RaiSport1 e streaming su sito UEG). L’Italia si gioca tutte le sue carte al maschile (cliccate qui per leggere l’articolo), ma ci saranno anche due finali femminili e in una sarà impegnata anche un’azzurra. Analizziamo più da vicino.

 

VOLTEGGIO (alle 12.10):

Duello incertissimo e molto indecifrabile tra Giulia Steingruber e Maria Paseka. In qualifica la svizzera ha strappato mezzo decimo di vantaggio sulla russa, ma in una finale secca le cose potrebbero cambiare parecchio. Prevarranno la solidità e la precisione dell’elvetica o la potenza e le doti naturali della padrona di casa? I due salti di entrambe sono di assoluto rilievo (praticamente mondiale) e sono due tra le migliori interpreti di tutto il circuito insieme ai fenomeni statunitensi e all’infinita Chusovitina. Difficilissimo che le altre ragazze possano inserirsi in questo testa a testa, ma potrebbero approfittare di eventuali e grossolani errori.

Larisa Iordache vorrà certamente rifarsi dopo lo smacco di ieri: metà gara dominata, oro praticamente in tasca prima di andare in bambola sugli staggi e farsi recuperare da una straordinaria Mustafina (la tartara assente in specialità perché non presenta due salti). Per la rumena potrebbe arrivare un bronzo, perché l’attacco alle due big sembra improbabile alla tavola in questo preciso momento.

Teniamo d’occhio, però, l’olandese Noel van Klaveren: terza in qualifica a due decimi dalla vetta, è davvero un osso dura soprattutto per tenacia e pulizia d’esecuzione. Questo sembra essere il suo massimo, ma mai dire mai. La connazionale Chatysha Netteb, campionessa juniores di specialità, proverà a ben figurare; mentre l’israeliana Ofir Nezer, quinta in qualifica, è davvero troppo indecifrabile anche se ci aspettavamo che potesse arrivare fin qui.

Il ruolo delle comprimarie spetterà alla slovena Teja Belak e alla croata Tijana Tkalcec, giunte all’atto conclusivo con un punteggio poco sotto il 13.800: la soglia era davvero molto bassa.

Ordine di salita sull’attrezzo: Tkalcec, Belak, Iordache, Netteb, Nezer, Steingruber, Van Klaveren, Paseka.

 

PARALLELE ASIMMETRICHE (alle 13.30):

Qui è clamorosamente venuto a mancare il duello più atteso, quello che doveva infiammare una delle gare più amate. Sugli staggi non vedremo il confronto diretto tra le russe Mustafina e Grishina. Un vero peccato perché a questo punto assisteremo verosimilmente a un monologo: la fresca campionessa europea del generale volerà su uno dei suoi attrezzi preferiti, sugli stessi legni su cui ieri pomeriggio ha realizzato una delle rimonte più belle della storia moderna della ginnastica artistica. Un volo oltre la fatidica barriera dei 15 punti è difficilmente raggiungibile dalle avversarie. Troppo poco il limite del 14.7-14.8 che hanno nelle gambe la britannica Downie e la tedesca Scheder. Proprio la teutonica, campionessa juniores di specialità, potrebbe regalarsi la classica giornata di gloria, salendo sul podio delle grandi al primo colpo. Attenderemo, però, la risposta di Ruby Harrold, quinta in qualifica ma con la possibilità di tirare fuori gli artigli nel momento più opportuno.

La russa Maria Paseka è un’incognita totale, ma non è proprio sul suo attrezzo ideale: quasi impossibile che possa salire sul podio. Miss X è la svedese Jonna Adlerteg, quinta a sorpresa.

 

La nostra Giorgia Campana, invece, si è meritata questa finale nella specialità a lei più gradita, quella che più la contraddistingue e che le ha dato le maggiori gioie negli ultimi anni. Ci è arrivata in settima posizione (14.066), poi ieri qualche piccola sbavatura l’ha portata sotto i 14. La romana ha nelle proprie gambe un 14.200 pulito che le consentirebbe sicuramente di scalare qualche posizione. Le medaglie sono ovviamente impossibili, ma questi Europei sono stati davvero eccellenti per la diciassettenne. Da un mese mi ostinavo a dire che la Campana si meritasse un body azzurro: è arrivato. Credevamo nella finale di specialità ed è arrivata. Ieri una bella performance nel generale (a un soffio dalla top ten): insomma Giorgia c’è e ha onorato al meglio l’impegno.

Rivedremo anche la svedese Ida Gustafsson, conoscenza della Serie A1 dove ha militato col body della Giglio Montevarchi.

Ordine di salita all’attrezzo: Campana, Harrold, Scheder, Gustafsson, Mustafina, Downie, Adlerteg, Paseka.

 

Vi diamo ovviamente appuntamento da mezzogiorno alle 15 per continui aggiornamenti e articoli. Prima di un approfondimento serale. Domani mattina, invece, analizzeremo le finali della domenica prima di tuffarci nell’ultimo super pomeriggio.

 

stefano.villa@olimpiazzurra.com

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