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Volley, World League 2017 – Tutte le favorite: Brasile in casa, Serbia cerca il bis, Francia agguerrita, Russia con i dubbi, l’Italia cerca l’impresa

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La World League 2017 di volley maschile caratterizzerà la prima parte dell’estate, periodo riservato alle Nazionali di pallavolo. Il prestigioso e ricco torneo internazionale vedrà la partecipazione di 12 squadre nel primo livello, quello in cui militano le formazioni più quotate e che assegnerà il titolo. La Serbia ha trionfato lo scorso anno, unica tra le big a non essersi qualificata alle Olimpiadi e dunque più concentrata su questa competizione.

La formula non è cambiata: si giocano 3 weekend di gara, ogni squadra gioca 9 partite (3 per fine settimana), le prime 5 della classifica generale accederanno alla Final Six insieme al Brasile Paese organizzatore dell’atto conclusivo. Conosciamo più da vicino le grandi favorite della vigilia.

 

BRASILE:

I Campioni Olimpici sono già certi di partecipare alla Final Six e dunque potranno prendere il turno preliminare con più tranquillità, l’occasione giusta per riprendere confidenza con il campo dopo il trionfo di Rio 2016.

I verdeoro saranno guidati da Renan Dal Zotto e non più da Bernardinho: un cambio in panchina che potrebbe dare una scossa a tutta la squadra anche se i big saranno sempre i soliti noti come il regista Bruninho, il centrale Eder, il fenomeno Lucas, il bombardiere Wallace, i vari Lucarelli ed Evandro Guerra. Non tutti giocheranno le varie partite in programma ma la rosa a disposizione è davvero stellare.

Il Brasile ha perso quattro Finali negli ultimi 6 anni! Un autentico incubo per i sudamericani che puntano al decimo titolo della loro storia (non vincono dal 2010).

 

SERBIA:

I detentori del titolo si presentano particolarmente agguerriti e motivati, pronti a cercare il bis del titolo conquistato lo scorso anno (il primo della loro storia). Gli slavi sono reduci dalla qualificazione ai Mondiali 2018, hanno iniziato presto la loro stagione e si presentano ben preparati. Il loro cammino è particolarmente ostico ma hanno tutte le possibilità per arrivare fino in fondo vista anche la rosa a disposizione di coach Nikola Grbic.

L’opposto Aleksandar Atanasijevic, gli schiacciatori Uros Kovacevic e Nemanja Petric, i centrali Dragan Stankovic e Marko Podrascanin ma anche i vari Ivovic, Luburic, Lisinac: c’è l’imbarazzo della scelta!

 

FRANCIA:

I Campioni d’Europa hanno vinto la World League due anni fa e scenderanno in campo per riscattare la cocente delusione delle Olimpiadi 2016 quando uscirono nella fase a gironi. I transalpini sono reduci dall’agevole conquista del pass per i Mondiali 2018 (netto 3-0 rifilato alla Germania) che ha galvanizzato lo spogliatoio. I ragazzi di coach Tillie sono nel ristretto novero delle super favorite per il successo finale ma dovranno trovare lo smalto dei giorni migliori.

Si tratta di uno squadrone con delle individualità davvero fenomenali: su tutti Earvin Ngapeth, Monsier Magique conosciuto benissimo a Modena al pari di Kevin Le Roux, centrale a corrente alternata. La novità è Stephen Boyer, fenomenale durante le qualificazioni e pronto per il grande salto. La Francia può contare su Jenia Grebennikov, il libero più forte al mondo, ma ha anche un buon palleggiatore come Benjamin Toniutti. Saranno assenti Rouzier e Tillie, figlio del coach che si è infortunato in stagione.

 

RUSSIA:

Con l’addio di coach Alekno, la Russia è entrata in una fase di transizione ma è comunque un autentico squadrone che fa sempre paura per blasone e per caratura di alcune individualità davvero eccezionali. Non vincono la World League dal 2013 e proveranno a firmare l’impresa dopo essere tornati da Rio 2016 senza le medaglie.

La scorsa settimana hanno staccato il pass per i Mondiali ma in World League non ci saranno Mikhaylov e Butko, giusto per citare due dei big più importanti oltre alla star Muserskiy che è in rotta di collisione con il nuovo CT. Tanti nomi nuovi, si punterà su capitan Kovalev, su Shcherbinin, Volokov, Ilinykh, Zhigalov e Kliuka.

 

USA:

Lo squadrone a stelle e strisce, bronzo alle Olimpiadi di Rio 2016, si è imposto per l’ultima volta nel 2014 e vuole tornare a sognare. È una formazione che ogni anno è in grado di pescare delle novità e di fare la differenza con delle individualità che hanno fatto fortuna in Europa anche se per l’occasione non ci sarà il fortissimo centrale Max Holt. Si punterà molto sul regista Micah Christenson e sul bomber Taylor Sander, oltre che sul solido Thomas Jaeschke, su capitan Kawika Shoji e sul fortissimo livero Erik Shoji.

 

POLONIA:

I Campioni del Mondo guidati da Fefé De Giorgi sono un po’ la mina vagante. Da capire se saranno la squadra dei giorni migliori oppure se faticheranno. Kurek la grande stella, tante incognite attorno ai biancorossi che con la cura del coach italiano puntano agli Europei casalinghi.

 

ITALIA:

La nostra Nazionale non vince addirittura dal 2000 e non sale sul podio dal 2014. Numeri non certo eccellenti per i vicecampioni olimpici che si presenteranno in campo senza Ivan Zaytsev, Osmany Juantorena ed Emanuele Birarelli. Non sarà facile strappare la qualificazione alla Final Six ma gli azzurri si presenteranno combattivi e con tanta voglia di confermarsi ai vertici del movimento internazionali. Si punterà sulla diagonale composta da Simone Giannelli e Luca Vettori con Filippo Lanza di banda.

 

Le altre squadre possono essere delle outsider. L’IRAN sembra essere la più attezzata con i vari Marouf, Ghaemi, Mousavi, Ebadipour, Gholami, Mirzajanpour. L’ARGENTINA di Julio Velasco deve fare a meno di alcuni uomini importanti, la BULGARIA di Sokolov, Yosifov e Penchev può fare del male ma deve trovare la giusta continuità. Il BELGIO dei vari Deroo, Lecat, Verhees parte un gradino sotto (sono stati battuti dalla Slovenia nelle qualificazioni ai Mondiali) al pari del CANADA.

 

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