Seguici su

Calcio a 5

Calcio a 5, CLAMOROSO: il Pescara non disputerà le prossime gare della finale Scudetto per la rissa in gara1. Titolo alla Luparense?

Pubblicato

il

La serie di finale per lo Scudetto del campionato italiano di Calcio a 5 potrebbe essere già conclusa: il Pescara ha annunciato a sorpresa, dopo la rissa al termine di gara 1, l’interruzione degli allenamenti e della partecipazione alle gare che assegnano il Tricolore.

Mercoledì 7 e venerdì 9 sono in programma gara 2 e gara 3 della serie che, a questo punto, dovrebbero vedere gli abruzzesi non scendere in campo e assegnare, di conseguenza il titolo di Campione d’Italia, alla Luparense, che si aggiudicherebbe il sesto Scudetto della sua storia. La formazione veneta ha avuto il merito di rimontare dal 2-4 negli ultimi due minuti in gara 1, raggiungendo il pareggio e strappando un preziosissimo successo in trasferta ai rigori. Durante i rituali saluti finali è poi successo di tutto: ad innescare la rissa da saloon del Far West un pugno di Roberto Tobe, della Luparense, a Ricardo Caputo, del Pescara. A quel punto nessuno si è sottratto alla corrida che si è scatenata ed il regolamento di conti è proseguito nel tunnel che conduce agli spogliatoi.

Il Pescara ha così diffuso la seguente nota: “Il presidente Danilo Iannascoli comunica che a seguito dei gravissimi fatti accaduti prima, durante e dopo la gara 1 di Finale playoff, con aggressioni verbali e fisiche subite dai nostri dirigenti e giocatori, dell’ennesima inadeguata direzione arbitrale figlia di designazioni cervellotiche e non imparziali e dall’ormai ripetuta e inaccettabile preventiva richiesta di assistenza presentata dalla squadra avversaria alle forze dell’ordine e ai commissari e delegati, condita da lettere costruite su motivazioni fantasiose e offensive che non fanno altro che inasprire gli animi già prima dell’inizio delle gare, hanno purtroppo comportato un clima e un finale di gara che non posso né accettare né dimenticare e, quindi, dalla data odierna sono costretto a sospendere sia gli allenamenti della prima squadra che tutte le attività e competizioni ufficiali. Utilizzare il terzo tempo per aggredire un giocatore avversario, utilizzare le parole “terremotati” e “handicappato” da squallidi personaggi che nulla dovrebbero avere a che fare con lo sport, non possono passare impunite e non possono essere taciute. Il mio costante impegno nel sociale e la carica di presidente del Panathon Adriatico, che sono onorato di rappresentare, non mi permettono di continuare dopo aver dovuto assistere a tutti i fatti accaduti che hanno calpestato i valori dello sport che giornalmente difendo e promuovo con ogni mezzo. Le affermazioni e le offese dei tesserati e dei giocatori della Luparense verso la mia regione, la mia città e la mia società, rappresentata in panchina dal vicepresidente Matteo Iannascoli, non passeranno impunite e i miei legali sono già stati delegati e autorizzati a tutelarmi in tutte le sedi. Grazie a tutto il popolo biancoazzurro ed agli sportivi che hanno nuovamente riempito il Papa Giovanni Paolo II per averci sostenuto con calore, affetto e con il solito incitamento corretto e non offensivo nei confronto degli avversari“.

Ora si attendono le conseguenze che la gazzarra porterà alle due società e non solo ai padroni di casa: la scure del Giudice Sportivo sarà esemplare, dato che le immagini di quanto accaduto nella città abruzzese sono andate in onda praticamente in tutta Europa ed anche oltreoceano. Anche il presidente della Divisione Calcio a 5 ha preso, ovviamente, le distanze e condannato l’episodio. Adesso non resta che aspettare al 7 giugno e vedere se davvero la squadra abruzzese non si presenterà in quel di Bassano per disputare gara 2 della finale Scudetto, che, ricordiamo, si gioca al meglio delle 5 partite.

Clicca qui per mettere “Mi piace” alla nostra pagina Facebook

Clicca qui per iscriverti al nostro gruppo

Clicca qui per seguirci su Twitter

Foto: Profilo Facebook Pescara Calcio a 5

roberto.santangelo@oasport.it

Pubblicità

Dalla Home

Pubblicità

Facebook

Pubblicità