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MotoGP, GP Italia Mugello 2017 – Pagelle: Dovizioso maestro di prime volte, Petrucci da ‘Libro Cuore’. Valentino Rossi battuto da Vinales e dai dolori. Mistero Honda…

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Va in archivio anche la sesta prova del Mondiale MotoGP 2017. E che prova… Mugello, Gran Premio d’Italia, tripletta azzurra “spalmata” sulle tre classi: un tripudio di emozioni, applausi e lacrime. Ci ha pensato Andrea Dovizioso a piazzare la proverbiale ciliegina sulla torta dopo le trionfali performance di Andrea Migno e Mattia Pasini, in Moto3 e Moto2. Tris italiano al Mugello, non accadeva dal 2008 con Corsi-Simoncelli-Rossi…

Il forlivese della Ducati s’impone precedendo Maverick Viñales, sempre più leader del Campionato, e un eccellente Danilo Petrucci, terzo con la Pramac. Corsa dura e serrata (come sempre sul tracciato toscano), sull’orlo del limite e delle sue famose staccate mozzafiato, che vede Valentino Rossi chiudere al 4° posto. Il Dottore, arrivato al Mugello dolorante e titubante per la sua tenuta fisica sulla distanza, ha lottato come un leone nelle prime fasi, poi è scivolato gradualmente all’indietro, sicuramente “ostacolato” dall’inevitabile calo fisico.

La “medaglia di legno” odierna gli fa perdere ulteriore terreno da Viñales nella generale (ora a +30), ma considerate le premesse, il suo weekend resta positivo. Jorge Lorenzo chiude solo 8°, preceduto dalla Desmosedici di Bautista e braccato addirittura dal “collaudatore” Ducati Michele Pirro; dopo un bell’avvio, il maiorchino naufraga in un finale da dimenticare che produce sull’asfalto molte ombre sul suo ambientamento a Borgo Panigale.

Chiusura per la Honda dei misteri: Marc Marquez è 6°, mai in gara, mentre Dani Pedrosa si sdraia all’ultima tornata in un attacco forse eccessivo a Cal Crutchlow, trascinato nella sabbia con inevitabile contorno di rabbia. A Tokyo devono rimboccarsi le maniche se vogliono salvare questa stagione perché le Yamaha stanno volando e le Ducati sono in evidente crescita… LE PAGELLE.

 

Dovizioso: 10 e lode. La Scuderia di Borgo Panigale non s’imponeva al Mugello dal 2009 (Stoner). La vittoria lo premia nonostante la debilitazione notturna causata da un’intossicazione alimentare. Grinta e voglia di emergere, di dimostrare che forse non c’è tutto quel divario “contrattuale” fra sé e il pluridecorato team mate. Prima vittoria italiana dell’anno in MotoGP, primo successo al Mugello, nella classe regina, di una moto nostrana guidata da un centauro del Bel Paese. Maestro di prime volte, talento troppe volte sfortunato alla perpetua ricerca di riscatto personale. Encomiabile.

Viñales: 9. In realtà, perde soltanto la Battaglia di Toscana… L’ampio sorriso a fine gara la dice lunga: primo nella generale con 26 punti di vantaggio su DesmoDovi (“imprendibile oggi”, ipse dixit), +30 sullo spauracchio Rossi e addirittura +37 sul duo Honda Marquez-Pedrosa. Nemmeno lui correva in perfette condizioni fisiche e conquista, nonostante un paio di sbavature evidenti, una piazza d’onore…

Petrucci: 9. Secondo podio in carriera nel Motomondiale, primo “ordinario”. Lacrime sul podio da Libro Cuore, podio che stramerita e difende con i denti, con le unghie e, soprattutto, con la testa.

Rossi: 8. Ah, chissà, fosse stato al 100%… Finché regge, è uno spettacolo in pista. Si fionda in testa allo start, dopo sorpassa Lorenzo e soci con una caparbietà entusiasmante. Crolla nel finale, quindi, deve amministrare il piazzamento; visibilmente dolorante ai box. Ma il Mondiale è ancora lì…

Bautista: 8. Un gran quinto posto, a conferma della domenica magica della Ducati al Mugello. Precede Marquez e Lorenzo, senza regali di sorta: so’ soddisfazioni…

Pirro: 7. Sabato da leoni, domenica da tigrotto. Un nono posto denso di valori e significati. Chiude nei 10 a mezzo secondo dal Paperone maiorchino di casa Ducati e senza avere nelle corde quel necessario ritmo-gara per correre a ridosso dei migliori. Si esalta da wild card nel GP toscano, weekend da ricordare.

Zarco: 6-. Scusaci Johann, ma non eravamo più abituati a tue gare “normali”. Ci hai provato anche stavolta, tuttavia, diciamo che è mancato l’acuto.

Lorenzo: 5. Non una bella figura. Ancora una volta… Partenza sprint molto incoraggiante, finale da gambero del Mediterraneo.

Marquez: 5. Che gli succede? Bah… Dopo Austin, non è più stato il Cabroçito mangia Mondiali che tutti conosciamo. La Honda stecca in pieno l’appuntamento italiano: i misteri permangono e il tandem Yamaha-Ducati intanto va…

Pedrosa: 4. Come Marc, con l’aggravante del pesante errore nel finale che quasi gli costa l’incolumità fisica al cospetto del Crutchlow furioso!

giuseppe.urbano@oasport.it

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Foto: Valerio Origo

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