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F1, GP Canada 2017: riparte la sfida tra Ferrari e Mercedes. Montreal sarà una pista su cui correre in difesa, per il team di Maranello?

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Gran Premio del Canada 2017 di F1, la sfida è pronta a ripartire. Dopo l’uno-due assestato tra le strade del Principato di Monaco, la Ferrari è chiamata a mantenere quella supremazia vista sull’angusto circuito monegasco, sempre su di un tracciato cittadino. Tuttavia, le analogie tra Montreal e Montecarlo finiscono qui, perché il primo ha caratteristiche decisamente diverse rispetto al secondo: veloce, con staccate importanti e brusche accelerazioni da bassa velocità, con dunque la trazione a porsi come elemento cardine per ben figurare sulla pista nordamericana.

Se a Monaco la Ferrari aveva potuto trarre vantaggio dal passo corto con cui è stata concepita la vettura 2017, se messa a paragone con Mercedes, in Canada la situazione sarà diversa, stante quanto detto sopra. In più, elemento da non sottovalutare vista la maggiore incidenza che il pilota è tornato ad avere nella F1 attuale, il circuito intitolato all’eroe locale Gilles Villeneuve è da sempre amico dei due alfieri Mercedes: Lewis Hamilton vi ha colto, infatti, la prima vittoria in assoluto nella categoria, conquistando poi il successo in altre 4 occasioni; Valtteri Bottas, invece, vanta due podi nelle ultime due edizioni a bordo della Williams, con in più una spettacolare qualifica sul bagnato, sempre con il team inglese, nel suo anno di debutto (3° in griglia).

Insomma, per gradimento dei piloti della scuderia tedesca e caratteristiche, il GP del Canada parrebbe essere una corsa da disputare sulla difensiva, per la Ferrari ed i suoi piloti. Ma abbiamo visto come, grazie alle migliorie introdotte nelle varie aree della vettura italiana, quest’ultima si sia ben comportata un pò ovunque nella stagione corrente, dunque il discorso può essere relativizzato ed il pronostico più aperto di quello che si potrebbe pensare a primo impatto. Senza contare che Sebastian Vettel, con una “rossa” meno competitiva se messa a paragone con Mercedes, nella passata edizione è andato molto vicino al successo, perdendo la corsa a causa del gioco delle strategie, piuttosto che per una concreta inferiorità prestazionale in pista. Da vedere, infine, quale sarà la reazione emotiva di Kimi Raikkonen, dopo le tensioni accumulate in seguito all’esito del GP di Monaco. Inutile dire che, per aiutare il tedesco in ottica iridata, ed il team nel confronto per il Mondiale costruttori, servirà avere un finlandese sul pezzo al 100%.

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davide.brufani@oasport.it

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