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F1, GP Canada 2017: la Red Bull potrà essere arbitro nella lotta iridata Ferrari-Mercedes?

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Nel GP di Monaco, per la prima volta in stagione, in una gara corsa in condizioni “normali” dal primo all’ultimo giro, la Red Bull è riuscita a tenere il passo di Ferrari e Mercedes, inframezzandosi tra i piloti del team italiano e quelli della scuderia tedesca. Bisogna capire se si è trattato di un caso isolato, dettato dalla particolare conformazione del circuito, unico nel suo genere tra quelli previsti nel calendario 2017 della F1, oppure di un concreto segnale di ripresa da parte del team anglo-austriaco, dopo un inizio di campionato ampiamente al di sotto delle aspettative. Forse, nemmeno il tracciato di Montreal, o quello di Baku su cui si andrà a correre a fine Giugno, daranno risposte esaustive in tal senso, ma si dovrà attendere il ritorno su circuiti tradizionali per poter comprendere meglio se qualcosa è cambiato.

Per lo spettacolo della competizione, sarebbe bello se la risposta corretta fosse la seconda ipotesi: avere costantemente nelle posizioni che contano, e su tempi validi, due mastini come Daniel Ricciardo e Max Verstappen, aumenterebbe a dismisura il tasso di incertezza e divertimento in ogni singola corsa. Più di quanto non stia già accadendo nella stagione corrente, laddove la F1 è tornata a proporre gare incerte, tirate, estreme, magari non ricche di sorpassi, ma nemmeno equiparabili alla versione “tassista ad oltre 300 km/h”, a cui la categoria ci aveva abituato nel triennio precedente.

In più, un ulteriore aspetto da non sottovalutare è che, in una eventuale ipotesi di ripresa di competitività da parte della Red Bull, quest’ultima potrebbe giocare un ruolo chiave nella lotta al titolo, tanto piloti quanto costruttori, tra Ferrari e Mercedes. Difficile pensare, infatti, che Ricciardo e Verstappen possano rientrare in gioco, avendo sostanzialmente perso un terzo di campionato a causa di un livello prestazionale mediocre della propria vettura, se messa a paragone con le scuderie succitate. Più probabile, dunque, immaginare il duo della casa dei “tori rossi” come capace di rivestire il ruolo della variabile impazzita, in grado di togliere punti o favorire il recupero di gap nella classifica generale all’uno od all’altro team, in base alla competitività mostrata da Ferrari e Mercedes su ogni singolo circuito da qui a fine 2017.

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davide.brufani@oasport.it

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