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Nuoto, Ryan Lochte shock: “Dopo i fatti di Rio ho pensato al suicidio”

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Parole davvero molto tristi quelle che arrivano dagli Stati Uniti. Ryan Lochte, fenomeno del nuoto a stelle e strisce, ma protagonista di una bravata durante i Giochi Olimpici di Rio, quando con i compagni Gunnar Bentz, Jack Conger e James Feigen denunciò una rapina da falsi poliziotti e distrusse una pompa di benzina, avrebbe addirittura pensato al suicidio.

Queste le sue parole ad ESPN: “Dopo Rio, probabilmente ero la persona più odiata al mondo. C’erano momenti in cui piangevo, pensando: se vado a letto e non mi sveglio più, va bene lo stesso”

Al momento Lochte è ovviamente fermo per quanto riguarda le competizioni, ma il suo obiettivo potrebbe essere quello di rientrare a Tokyo 2020.

gianluca.bruno@oasport.it

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