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Atletica, Golden Gala 2017 – L’Italia si coccola Filippo Tortu, piccolo fenomeno che fa sognare: 20.34, margini infiniti e una tradizione da rinverdire

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Filippo Tortu è riuscito a scaldare il cuore di tutti gli appassionati in una serata da incorniciare allo Stadio Olimpico di Roma. Nella capitale il 18enne milanese di origini sarde ha avuto il suo trampolino di lancio e ha sfruttato nel migliore modo l’occasione concessa, rendendosi protagonista di una prestazione di altissimo rilievo tecnico durante il Golden Gala 2017.

Un autentico boato ha accolto il vicecampione del mondo juniores sui 100m quando ha pennellato una curva divina e si è lanciata sul traguardo, addirittura in seconda posizione alle spalle di un fenomeno come Andre De Grasse, vicecampione olimpico del mezzo giro di pista. Filippo Tortu ha scaldato i cuori della velocità italiana come non accadeva da tempo immemore, in un settore in cui facciamo fatica a emergere negli ultimi decenni ma che ora il giovane Pippo vuole riportare in auge.

Tra colossi provenienti da tutto il mondo, il 20.34 stampato da Tortu è estremamente soddisfacente: a soli 18 anni (19 tra pochi giorni) ha di fronte a sé un futuro radioso, i margini di miglioramento sono davvero ampissimi. Basti pensare che ieri nel finale ha accusato un po’ di pesantezza e il cronometro non ha perdonato al termine di un gran duello con Christophe Lemaitre, un pilastro mondiale della velocità. L’azzurrino può davvero farci sognare in futuro: l’obiettivo è Tokyo 2020, le Olimpiadi in cui presentarsi a puntino con un tempo stabile nelle gambe intorno ai 20 secondi per provare a salire sul podio. Senza dimenticare che un paio di settimane fa ha corso i 100m in 10.15!

Nel frattempo, però, è arrivato il minimo per i Mondiali di agosto a Londra. Il primo obiettivo stagionale è stato centrato con disinvoltura. Ed è proprio l’entusiasmo e l’atteggiamento, in pista e dopo, ad aver convinto quasi più del tempo realizzato. Quarto italiano di tutti i tempi (alle spalle di Pietro Mennea, Andrew Howe, Eseosa Desolu), secondo under 20 di sempre (a sei centesimi dal tempo di Andrew Howe).

L’Italia ha trovato la sua stella ma è tutta a cullare e da far crescere, da non sperperare come fatto tante volte in passato con altri talenti. “Confesso che non mi aspettavo un tempo del genere – ha dichiarato il 18enne alla Federazione – sono partito molto forte rispetto ai miei standard, e all’uscita della curva ero in una posizione così buona che mi sono sorpreso, chiedendomi che cosa stesse succedendo. Negli ultimi 30 metri sono finito un po’ in riserva, ma sono contentissimo. Di solito, anche dopo un buon tempo, riesco a vedere dove siano i margini di miglioramento. Ma questa sera, in questa atmosfera pazzesca, non saprei dire dove limare i dettagli. Avvicinare il record U20 di Andrew Howe, fare lo standard per i mondiali di Londra, vedere avversari come Lemaitre praticamente al mio fianco… tutto questo è super emozionante e mi riempie di sicurezza!”. 

 

(foto Colombo/FIDAL)

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