Nuoto
Nuoto, Mare Nostrum Monaco 2017: Sarah Sjoestroem maestosa nel Principato in un parterre de roi della vasca
Tanti nomi importanti nella vasca di Montecarlo l’edizione 2017 del Mare Nostrum di nuoto, meeting in preparazione dei Mondiali di Budapest 2017, programmati dal 23 al 30 luglio.
Ebbene il ruolo di protagonista indiscussa della rassegna spetta alla svedese Sarah Sjoestoem, assolutamente regale nel suo incedere in vasca. Nella prima giornata, i suoi 100 farfalla, vinti in 56″20 hanno regalato non soltanto il record del meeting alla scandinava ma anche la miglior prestazione dell’anno sulla distanza. Una prestazione di grande livello, ottenuta in un momento della stagione particolare. In questo senso la scelta dell’atleta di Rönninge di non presentarsi ai blocchetti di partenza dei 200 stile libero femminili iridati, volendosi dedicare esclusivamente alla velocità del delfino e dello stile libero, sembra premiarla. Infatti, nel secondo ed ultimo giorno di gare la Sjoestroem ha posto il suo sigillo nella gara regina vincendo in 52″60 e sconfiggendo in un confronto diretto le sorelle Bronte e Cate Campbell giunte rispettivamente seconda (53″68) e quarta (54″06).
Rimanendo in Svezia continua a fornire ottime indicazioni anche Michelle Coleman, convincente sia nei 100 che nei 200 stile libero. La terza piazza in 54″05 (100m) e la vittoria in 1’57″38 (200m) certificano che la squadra nordica non ha solo nella Sjoestroem una nuotatrice su cui puntare.
Un parterre de roi, dicevamo, nel Principato a cui hanno preso parte tanti personaggi importanti della squadra australiana nonchè la lady di ferro Katinka Hosszu. Aussie che, pur non essendo molto in forma, hanno comunque messo in mostra delle prestazioni più che buone: Emily Seebohm si è presa la rivincita nei confronti della Hosszu con i riscontri cronometrici di grande qualità: 59″23 (100 dorso) e 2’08″98 (200 dorso). Non da meno l’altro alfiere del dorso australiano Mitchell Larkin uscito vittorioso dalla sfida delle due e quatto vasche con tempi più che discreti: 54″08 e 1’56″85.
Iron lady che però non ha voluto di certo fare la comparsa e nei 200 e 400 misti ha posto il suo sigillo meritandosi la sigla di (MR) con i crono stampati di 2’08″49 (200 misti) e 4’34″12 (400 misti).
Ha battuto due colpi importanti anche Yuliya Efimova, dominatrice della rana grazie ai success in 1’06″45 a precedere la svedese Jennie Johansson (1’08″05) e l’australiana Taylor McKeon (1’08″29); nei 200 rana in 2’22″55 davanti sempre alla McKeown (2’26″18) ed alla finlandese Jenna Laukkanen (2’28″79).
C’era poi attesa per un possibile duello nei 400 stile libero tra James Guy e Mack Horton ma solo l’australiano si è presentato sui blocchetti, venendo battuto dal malese Welson Sim (3’49″48) contro il 3’50″13. Nei 200 sl, invece, i due si sono esibiti la vittoria è andata al britannico in 1’47″27 a precedere il sudafricano Devon Myles Brown (1’48″31) e per l’appunto Horton (1’48″56). Nei 100 stile libero maschili, poi, successo di James Magnussen in 49″11 davanti a Nikita Lobintsev (49″51) ed a Cameron McEvoy (49″53).
In casa Italia Sara Franceschi si è ben comportata nella finale dei 200 misti terza in 2’13″25 alle spalle di Hosszu di Siobhan Marie O’Connnor (2’11″08). Carlotta Toni quarta sulla stessa distanza e nei 400 misti mentre Simone Sabbioni in finale dei 100 dorso ha ottenuto l’ultimo crono nell’atto conclusivo (59″68) e Matteo Ciampi settimo nei 400 stile libero.
giandomenico.tiseo@oasport.it
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Foto da Fina