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Tennis, Roland Garros 2017: terra rossa amara (come tutta la stagione) per gli azzurri
Il Roland Garros 2017 ha rispecchiato una stagione sulla terra rossa deludente per il tennis italiano. Un momento difficile per la racchetta azzurra, che anche nello Slam parigino ha raccolto pochissime soddisfazioni, avendo come miglior risultato il terzo turno conquistato da Fabio Fognini.
Il ligure era certamente la miglior carta che l’Italia aveva a disposizione nello torneo francese, ma anche il tabellone non ha agevolato probabilmente il cammino dell’azzurro. Dopo una vittoria “pazza” contro il giovane americano Tiafoe, Fognini ha vinto il derby azzurro contro Andreas Seppi. L’altoatesino ha confermato di essere un po’ in crisi e spera di ritrovarsi ora che comincia la stagione dell’erba, anche perché deve difendere molti punti e se non dovessero arrivare risultati il rischio è quello di uscire addirittura tra i primi cento della classifica mondiale.
Al terzo turno Fognini si è poi trovato di fronte Stan Wawrinka e lo svizzero non ha lasciato scampo al nativo di Arma di Taggia. Una sconfitta maturata in un match in cui Fabio, però, è rimasto in campo solamente un set. Infatti nel primo set Fognini ha fatto partita pari, se non addirittura superiore all’elvetico, servendo anche per due volte per vincere il set sul 5-4 e 6-5. Dopo il ko al tiebreak, come spesso gli capita, Fabio ha staccato la spina ed è uscito mentalmente dal match, lasciando spazio al dominio di Wawrinka.
Nonostante tutto dal settore maschile è arrivato un piccolo record, visto che dal 1978 cinque azzurri non si qualificavano per il secondo turno. Molto bravo Stefano Napolitano, che al suo primo Slam della carriera, è riuscito a vincere una partita, sconfiggendo anche Mischa Zverev, testa di serie numero 31. Un primo successo a Parigi anche per Paolo Lorenzi, che poi si è dovuto arrendere lottando al bombardiere John Isner e ha fatto il massimo anche Simone Bolelli, che ha superato il francese Nicolas Mahut prima di cedere a Dominic Thiem.
Roland Garros che ha sicuramente certificato la crisi del tennis femminile italiano. Una debacle probabilmente annunciata, con la sola Sara Errani capace di accedere al secondo turno dello Slam parigino. La bolognese è stata poi sconfitta da Kristina Mladenovic in due set.
Roberta Vinci è in caduta libera e non riesce più ad uscire dal tunnel in cui è piombata e anche a Parigi il suo torneo è finito immediatamente. Su Camila Giorgi vale ormai sempre lo stesso discorso, di una giocatrice dal potenziale enorme, ma che ormai non riesce a tenere una continuità di rendimento. La marchigiana si è arresa subito alla francese Ocean Dodin in un match nel quale l’azzurra non è mai stata in partita.
Discorso a parte lo merita Francesca Schiavone, probabilmente l’unica azzurra arrivata a Parigi in buona forma, ma particolarmente sfortunata nell’affrontare all’esordio Garbine Muguruza.
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