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Basket
Basket, Nba Finals 2017: Kevin Durant porta a termine la sua missione. I Golden State Warriors vincono il secondo titolo in tre anni
Vendetta, tremenda vendetta. I Golden State Warriors vendicano la sconfitta dello scorso anno e vincono il titolo NBA 2016/17. La squadra allenata da Steve Kerr si è aggiudicata gara 5 al termine di una battaglia pazzesca, sconfiggendo 129-120 i Cleveland Cavaliers. Il grande protagonista è stato senza dubbio Kevin Durant, salito al proscenio con 39 punti, guidando i Warriors al secondo titolo in tre anni. È il primo titolo in carriera per KD, che si aggiudica il titolo di MVP della serie finale. È soprattutto la consacrazione di una delle squadre più forti di tutti i tempi, costruita quest’anno con il preciso scopo di vincere il trofeo sfuggito lo scorso anno, contro lo stesso rivale, al quale però va concesso l’onore delle armi per aver disputato una grande serie.
Golden State non vuole farsi sorprendere e parte forte con le triple di Green e Thompson. LeBron James sa di doversi attivare subito, specie dopo che Love commette subito due falli: sette punti del Re portano i Cavs avanti (12-20). La difesa ospite tiene Curry lontano dalla linea dei tre punti ma Steph trova punti preziosi in penetrazione. Cleveland riesce comunque a tenere bene in difesa e a rimbalzo, offensivo e difensivo, riuscendo così a controllare il ritmo. Con la tripla finale di Smith gli ospiti sono in vantaggio al primo mini-riposo, 33-37. Il secondo periodo si apre con quattro punti di James. La schiacciata in contropiede di Iguodala però, cambia l’inerzia dell’incontro, scatenando un parziale di 30-8 per Golden State, guidato ovviamente da Curry e Durant (20 e 21 punti all’intervallo). Il ritmo forsennato imposto dal quintetto piccolo dei Warriors piega in due Cleveland, che sbanda pericolosamente. Il vantaggio della squadra di casa arriva fino al +17 (69-52), ma due triple finali, ancora di JR Smith, tengono i Cavaliers in partita al rientro negli spogliatoi (71-60).
Cleveland entra in campo determinata dopo l’intervallo: non accelera per recuperare, ma gioca con calma, lucidità e concentrazione. LeBron James come al solito si carica sulle spalle la squadra, alternando le conclusioni personali alla necessità di mettere in ritmo i compagni. I Cavs si avvicinano più volte fino al -4 ma Golden State trova tanti punti dal cosiddetto supporting cast, a differenza degli ospiti (4 Jefferson, 2 Love, a secco Williams, Korver e Shumpert). Il 98-93 di fine terzo periodo però, tiene vivissimi i campioni in carica. Il periodo finale si apre con cinque punti di Durant che riporta Golden State in doppia cifra di vantaggio. LeBron ovviamente non molla ed arriva costantemente al ferro ma KD è un rebus insolubile per la difesa ospite: tira da tre, mette palla per terra, attacca spalle a canestro e conclude al ferro. L’ex OKC vuole a tutti i costi il titolo ed è praticamente infallibile. I Warriors riescono a rispondere colpo su colpo ai tentativi dei Cavs: anche dopo il gioco da quattro punti di Smith, la tripla di Curry chiude definitivamente i giochi. Golden State vince 129-120 e si aggiudica il titolo NBA 2016/17.
Il 4-1 finale non dice tutto ed è ingiusto nei confronti di Cleveland. I Cavs hanno infatti giocato una grande serie, lottando con carattere, senza mai mollare e perdendo le gare 3 e 5 di un soffio. Alla squadra di LeBron James non è bastata l’ennesima straordinaria prova del suo leader, che chiude gara 5 con 41 punti, 13 rimbalzi e 8 assist. Il Re chiude infatti la serie sfiorando la tripla doppia di media. Il supporting cast però è mancato tremendamente, soprattutto quest’oggi: aldilà dei 26 punti di Irving ed i 25 di un positivo Smith, il miglior marcatore è stato Love con 6. Davvero troppo poco per poter competere contro una delle squadre più forti di tutti i tempi. Specie quando ti trovi di fronte ad un autentico uomo in missione, Kevin Durant. Il numero 35 ha infatti zittito i critici vestendo i panni di leader e rendendo praticamente imbattibile una squadra già micidiale. KD ha vinto infatti da protagonista, prendendosi meritatamente il titolo di MVP. Curry ha chiuso gara 5 con 34 punti ma a meritare una menzione particolare è Andre Iguodala. L’MVP delle Finals 2015 è stato infatti fondamentale per capovolgere l’inerzia dell’incontro nel secondo quarto. L’ex giocatore di Philadelphia è stato costantemente sfidato al tiro dalla difesa di Cleveland, raccogliendola alla grande con 20 punti realizzati. La sua prestazione è infatti la dimostrazione di come una squadra come Golden State abbia tanto, tantissimo talento ma di come la vera forza di questa squadra sia il gruppo, allenato magistralmente da Steve Kerr. Cala dunque il sipario sulla stagione 2016/17 con la vittoria dei Golden State Warriors.
alessandro.tarallo@oasport.it
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Foto: pagina Twitter Golden State Warriors