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Nuoto, Federica Pellegrini: “Vivo da sola e mi prendo i miei spazi. Non mi disturba gareggiare per il 2° posto nei 200 sl”

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E’ una Federica Pellegrini in vena di confessioni quella intervistata dalla Gazzetta dello Sport a margine dell’inaugurazione dello Jaked store, suo sponsor tecnico, presso la Sala d’Arme di Palazzo Vecchio a Firenze. Dal 23 al 25 giugno ritroveremo la Divina del nuoto azzurro nella piscina del Foro Italico per l’ormai abituale appuntamento del Trofeo Settecolli ma la campionessa di Spinea ha subito lasciato intendere come stia vivendo da sola questa fase della preparazione in vista dei Mondiali di Budapest (23-30 luglio), chiarendo ancor di più la sua situazione sentimentale.

Vivendo da sola, adesso, facendo tutto da me, mi sto prendendo i miei spazi, e tutto questo mi dà più energia per pensare, mi aiuta nel mio lavoro. Arrivo a casa e non penso ad altro, tutto più rilassante e mi dà una mano a preparare i Mondiali”, ammette la veneta che poi entra nello specifico rivelando un cambio importante nella sua preparazione cioè quello di andare in altura dopo l’appuntamento di Roma: “E’ la prima volta che optiamo per questa soluzione, spero sia una scommessa vincente, del resto negli ultimi due anni sono andata più veloce di ritorno dall’altura. Chiamiamola coincidenza; io ci credo”.

In merito alle avversarie Federica ha le idee già piuttosto chiare: “La stagione ha detto che la Ledecky è scesa a 1’54”, prevedibile, e la Bonnet è a 1’55”: ma siamo tutte lì; saranno 200 incertissimi, la stagione però è stata blanda, tipica dell’anno post olimpico“.

Riguardo ai programma post rassegna iridata la Pellegrini chiarisce: Ci sarà la Coppa del Mondo, andrò a Mosca e Berlino, quindi ancora Roma: fino a quasi il 15 di agosto sarò impegnatissima. E in vacanza andrò con mamma e papà”.

E poi una riflessione sul gareggiare contro un mostro come la Ledecky: “Non vivo male gareggiare per il secondo posto, ogni cosa ha il suo tempo, chissà come finirebbe con 9 anni in meno contro la Ledecky. Non mi fa soffrire, basta porsi altri obiettivi: e poi sono l’unica ad aver fatto 6 podi consecutivi ai Mondiali, 4 finali olimpiche. Sono l’unica della generazione ’80 a lottare con le migliori, è un grande orgoglio, quando avevo l’età della Ledecky dominavo tutto, un po’ come fa lei adesso. Ora penso a nuotare solo per star bene e pormi nuovi traguardi, intanto siamo a-3 da Tokyo e non più a -4″.

Fuoriclasse azzurra che sottolinea anche i grandi meriti del suo tecnico Matteo Giunta: A Matteo devo il fatto che è arrivato nel momento giusto, all’inizio mi sono legata a lui dal punto di vista atletico. Il suo cambiamento è stato decisivo perchè coi pesi ero arrivata al logorio. Grazie a lui mi sono evoluta come atleta. Quanto agli uomini, lego più con loro perchè sono più introversa e diretta e loro non ti giudicano come fanno le donne”.

E poi un pensiero ad Alberto Castagnetti, suo mentore prematuramente scomparso nel 2009: “Se non fosse morto cosa sarebbe accaduto? Ogni tanto ci penso ma devo staccarmi da questo pensiero: diciamo che mi avrebbe evitato tanti cambi inutili“.

giandomenico.tiseo@oasport.it

Twitter: @Giandomatrix

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Foto di Diego Gasperoni

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