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Scherma, Europei 2017: l’oro della crescita e della maturazione per le sciabolatrici azzurre
È un’Italia scintillante quella degli Europei di scherma a Tbilisi. Terza giornata e terzo oro per la compagine azzurra. Oggi è il grande giorno della sciabola femminile, che torna sul gradino più alto del podio dopo sei anni dall’ultima volta (Sheffield 2011).
Una vittoria arrivata proprio all’ultima stoccata disponibile, contro quella Russia capace di vincere in rapida successione Mondiale, Europeo ed Olimpiade. Un successo di prestigio, sofferto, voluto e cercato fino alla fine dalle azzurre, con Rossella Gregorio che prima ha dovuto subire la rimonta di Yana Egorian e poi è riuscita a trovare il punto decisivo per il 45-44.
In semifinale era arrivata la vittoria contro la Francia. Proprio le transalpine avevano sconfitto lo scorso anno agli Europei nei quarti di finale l’Italia, ma da quel ko è cominciato un periodo di grande crescita per le sciabolatrici italiane. Prima il quarto posto alle Olimpiadi, risultato non del tutto pronosticabile e che alla fine ha lasciato anche dei rimpianti, poi una stagione di Coppa del Mondo importante e che ha visto l’Italia vincere anche due tappe. Un quartetto che è praticamente sempre rimasto lo stesso (Martina Criscio ha sostituito Ilaria Bianco) e proprio questo ha permesso una crescita costante, arrivata fino al titolo continentale.
La giornata odierna ha regalato anche un’altra medaglia, il bronzo del fioretto maschile. Anche oggi è stato fenomenale Daniele Garozzo, autentico trascinatore nella finalina per il terzo posto. Il siciliano era stato eccezionale anche in semifinale, ma non è bastato al quartetto azzurro, sconfitto dalla Russia.