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Surf, World League 2017: Leonardo Fioravanti torna dalle Fiji con uno storico quarto di finale!
Ultimo giorno di gare all’Outerknown Fiji Pro 2017 a Tavarua. Dopo la prestazione maiuscola al Round 3, aspettavamo Leonardo Fioravanti con la speranza che il cammino dell’azzurro potesse procedere verso i quarti di finale.
Al Round 4 la scalata inizia però con un passo falso. Il romano si ritrova in batteria con il francese Michel Bourez, particolarmente a suo agio sulle sinistre di Cloudbreak, e con il brasiliano Italo Ferreira, appena rientrato da un infortunio alla caviglia. La gara entra nel vivo dopo dieci minuti dalla sirena di partenza, quando sul primo set buono tutti e tre i surfisti portano a casa un’onda valida. Leonardo si ritrova in testa al terzetto con un 6.50 grazie a ottime manovre in backside sulla faccia dell’onda mentre i due goofyfooter cercano tubi che non pagano però in termini di punteggio. L’errore del diciannovenne italiano è di non riuscire a mettere pressione agli avversari con un’onda in grado di fornire un backup al punteggio di apertura. A causa anche di un paio di onde non surfate fino in fondo, lascia la porta aperta a Bourez che ne approfitta distruggendo il lip di un’onda fin nell’inside e venendo premiato dai giudici con un 9, miglior punteggio di giornata sulla singola onda che gli permette di chiudere la heat con un 15,73 miglior punteggio del Round.
Ad aspettare Fioravanti al Round 5 un altro rookie, il brasiliano Ian Gouveia. Nonostante la mareggiata in entrata con onde double overhead, la sfida stenta a decollare. I due atleti a 20 minuti dalla fine si trovano infatti appaiati con 7.83 punti a testa, con Leo in leggero vantaggio grazie ad un 6 a sua disposizione. Situazione che resta pressoché invariata a 10 minuti dalla fine, quando a Gouveia basterebbe un 3.65 per prendere il comando. A 7 minuti dalla sirena la svolta della batteria. Il goofy brasiliano porta a casa due ottime manovre in frontside e un tubo, che gli assicurano un 6.50. Fioravanti parte sull’onda successiva ma cade al primo snap. Sembra finita e invece mentre sta rientrando sulla line-up sceglie di prendere un’onda nell’inside. Si infila in un tubo infinito dal quale esce a braccia alzate e con un 8.83 che lo riporta in testa. A Gouveia servirebbe un 8.34 ma il Pacifico decide che per i restanti due minuti basta così. Leonardo Fioravanti si guadagna quindi uno storico e meritato quarto di finale, dove avrà l’occasione di provare a prendersi una rivincita sul francese Michel Bourez.
Il compito si rivela più arduo del previsto, con il francese di Thaiti on fire. L’inizio è incoraggiante, con il romano che risponde all’8.50 di apertura di Bourez prendendo la prima onda attorno al decimo minuto della heat: drop, stallo, tubo, snap, 8.57. Il thaitiano dimostra però di avere il momentum dalla sua, quando nel giro di pochi minuti guadagna una serie di punteggi stellari che lo portano saldamente in testa: un 8,63 al quale affianca un 9,17. A Fioravanti servirebbe un 9.23, ma nonostante i numerosi tentativi di ribaltare la situazione, l’italiano vede interrompersi qui la sua corsa.
Bourez si guadagna la semifinale contro l’australiano Matt Wilkinson, reduce dalla vittoria nel super quarto di finale contro l’australiano Julian Wilson, dominato a suon di punteggi sopra l’8. Il primo punta a portare a casa la quarta vittoria in carriera, mentre Wilkinson ad approfittare dell’uscita del quartetto di testa della Jeep Leaderboard nel Round 3: una vittoria alle Fiji gli permetterebbe di indossare la lycra gialla di leader della classifica al prossimo evento a J-Bay in Sudafrica. La batteria mantiene le promesse in termini di spettacolo, con l’australiano che la spunta per soli 0,23 centesimi di punto e il francese che potrebbe forse recriminare per un’onda valutata 7.50 ma che sembrava meritare altro punteggio.
La finale è una questione australiana, visto che dall’altra parte del tabellone si è fatto strada Connor O’Leary, al momento il più serio candidato al premio di rookie della anno e vincente in semifinale contro il veterano australiano Joel Parkinson. I due goofy danno il via ad una finale con un livello tecnico degno di Cloudbreak. Apre i giochi O’Leary con un’onda da 8.33 che forse avrebbe potuto ricevere un punteggio più elevato se chiusa meglio. La risposta di Wilko tarda ad arrivare, ma quando lo fa porta un 8,57. O’Leary risponde con doppio tubo da 7.37. A 4 minuti dalla fine Wilkinson è sotto di 20 centesimi di punto, ed è in questo momento che dimostra che non si arriva in finale per caso a Tavarua per due anni di fila. Ha bisogno di un 7,13 per portarsi in testa e migliorare il secondo posto del 2016, l’ultima onda gli regala un 8,03.
Con questa vittoria Matt Wilkinson diventa il sesto vincitore diverso in sei eventi del Tour, a conferma di quanto aperta sia quest’anno la lotta per il titolo. L’australiano si porta al primo posto della classifica a 26.750 punti con soli 250 punti di vantaggio sull’hawaiano John John Florence. Si rifà sotto anche Joel Parkinson: grazie alla semifinale di oggi si trova ora a soli 3.500 punti dal terzetto di atleti attualmente al terzo posto. Ottimo il salto in classifica di Connor O’Leary, che guadagna 8 posizioni in classifica, entrando in Top Ten al settimo posto. Michel Bourez invece di posizioni nel guadagna 11 posizionandosi al dodicesimo posto. Sei posti guadagnati da Leonardo Fioravanti, che abbandona il fondo della classifica ma non capitalizza il quarto di finale come avrebbe potuto, visto che l’evento è stato monopolizzato dalle prestazioni dei rookie e degli underdog, di fatto appiattendo la classifica.
Prossima tappa della World Surf League sulla destra di J-Bay in Sudafrica, con waiting period dal 12 al 23 Luglio.
JEEP Leaderboard Men
Matt Wilkinson (AUS), 26.750 pt.
John John Florence (HAW), 26.500 pt.
Jordy Smith (SUA), 26.150 pt.
Adriano De Souza (BRA),26.150 pt.
Owen Wright (AUS), 26.150 pt.
Luca Dalla Costa
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Foto: Facebook