Nuoto
Nuoto, Federica Pellegrini ed il Foro Italico: un amore eterno e la scoperta di essere una campionessa
Il 54° Trofeo Settecolli è ormai alle porte e la piscina del Foro Italico è pronta per essere teatro di grande sfide. Tanti confronti ci attendono nella tre giorni romana (23-25 giugno) in un antipasto mondiale vero e proprio, in attesa di quel che sarà a Budapest (23-30 luglio 2017). Una vasca, quello dello Stadio del Nuoto della Capitale, che ha spesso esaltato gli atleti nostrani ma il cui rapporto unico e speciale è con una nuotatrice in particolare: il suo nome è Federica Pellegrini. Ebbene si, è la “Divina” che nella piscina più bella del mondo riesce sempre a dare il meglio di sé.
Scorrendo l’album dei ricordi, nei Mondiali del 2009, reduce dal trionfo olimpico di Pechino nei 200 stile libero ma anche dalle paure dei 400, l’allieva di Alberto Castagnetti arrivava coi favori del pronostico nelle due specialità, pur dovendo affrontare nelle otto vasche le fortissime britanniche Joanne Jackson e Rebecca Adlington, campionessa a Cinque Cerchi un anno prima. I timori erano tanti ed anche se il record del mondo ottenuto nei Giochi del Mediterraneo di Pescara aveva fugato i dubbi sulla sua tenuta psicologica, Federica soffriva tremendamente l’idea di essere favorita in una distanza che non sentiva sua.
I primi 200 metri furono di passo, gestendo lo sforzo, toccando davanti a tutte ma senza aver fatto il vuoto. Ma poi, nella seconda parte, galvanizzata dalle sensazioni, un cambio di passo inesorabile, fiaccando la resistenza delle rivali ed ottenendo un primato pazzesco, prima donna ad abbattere il muro dei 4′ (3’59″15, attuale record europeo). Un oro che scacciava i fantasmi e sulle note di “Who wants to live forever” rendeva unica ed immortale quella prestazione.
Ma non finiva qui. C’erano anche ora i 200 stile libero, la specialità in cui la veneta si era imposta in quella finale di Atene 2004, valsa l’argento olimpico all’età di 16 anni. Il successo fu schiacciante: una progressione inesauribile suggellata dal fantascientifico 1’52″98 (attuale primato mondiale). In quel momento la Pellegrini scoprì di essere, per davvero, una campionessa e non soltanto una fuoriclasse.
Un giorno importante a cui seguiranno altri nello scenario mitico della “Città eterna” e che soli 12 mesi fa regalava alla nostra eroina in costume due tempi notevolissimi: 1’54″55 (200 stile libero) e 53″18 (100 stile libero). Ed eccoci alla vigilia di un altro Settecolli con la curiosità di assistere al solito show certi che nella sua piscina la “Fede nazionale” vorrà stupire.
giandomenico.tiseo@oasport.it
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Foto di Diego Gasperoni