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Rugby
Rugby, Test Match giugno 2017: l’Italia va vicina al miracolo, l’Australia la spunta a tre minuti dal termine
Dopo il Sudafrica in autunno, la nuova Italia di Conor O’Shea, tra qualche partita da dimenticare (ad esempio quelle con Scozia e Fiji), stava per trovare un nuovo miracolo. Nel terzo dei tre Test Match di giugno a Brisbane gli azzurri hanno sfiorato l’impresa con i padroni di casa australiani, numero 4 del ranking mondiale e mai battuti dalla nazionale tricolore. Il risultato finale di 40-27 in favore dei Wallabies non parla chiaro: fino a 3′ dal termine gli azzurri erano lontani solo una lunghezza.
Parte fortissimo l’Italia che trova subito i primi tre punti con Tommaso Allan su calcio piazzato e va addirittura in meta con Dean Budd (annullata poi con il TMO per tocco della linea laterale). L’Australia risponde subito: prima Naivalu poi Folau e nel giro di tre minuti al 16′ il risultato è di 14-3. Ancora con il piede di Allan gli azzurri si riportano sotto, ma ancora Folau trova una nuova meta. Prima della fine del primo tempo arriva però la prima meta tricolore: a timbrarla è il solito Michele Campagnaro. Allan trasforma ed è 21-13 parziale.
Il secondo tempo si apre con l’ennesima meta australiana: a timbrarla è nuovamente Foley. Quando il match sembra essere spedito verso un’annunciata vittoria netta per gli oceanici però arriva la reazione d’orgoglio da parte degli azzurri. Tra 64′ e 67′ l’Italia si riporta in partita in modo clamoroso. Dominio clamoroso in mischia che porta tanti calci di punizione e molto avanzamento: Allan cambia gioco al piede e Padovani riesce a schiacciare in meta. Tre minuti dopo Benvenuti recupera l’ovale sui 22 e si lancia da solo in meta. Allan trasforma entrambe le volte e ci riporta sul -1. L’inerzia del match è cambiata: cartellino giallo per Smith dopo l’ennesimo fallo in mischia, gli azzurri vanno a caccia di un calcio che potrebbe dare una storica vittoria, ma i padroni di casa recuperano l’ovale. Proprio nel momento migliore della squadra di O’Shea viene fuori il talento australiano che, prima con Foley, poi con Hodge riescono a portarsi addirittura a 40 punti.
gianluca.bruno@oasport.it
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Foto: Twitter FIR