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Tennis: Francesca Schiavone, il ritratto di una campionessa ritrovata

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Sono passati undici lunghi mesi dall’ultimo successo (torneo di Strasburgo) e in questo periodo di voci sul futuro di Francesca Schiavone ne sono circolare davvero tante. In molti hanno addirittura pensato che la milanese fosse ormai arrivata al capolinea di una splendida carriera, che non fosse più in grado di venir fuori da una brutta serie di sconfitte e che addirittura volesse appendere la racchetta al chiodo, abbandonando così un mondo che le ha regalato gloria e fama per il resto dei suoi anni. Per fortuna la milanese non ha mai avuto un tale pensiero e ha sempre cercato di combattere e lottare dentro il campo da tennis, sapendo che un giorno o l’altro sarebbe rifiorito tutto il suo talento, la classe, la voglia di vincere che hanno contraddistinto anni di una fantastica carriera.

Quel giorno è finalmente arrivato ieri, nel torneo di Marrakech, in Marocco, dove la leonessa del tennis azzurro ha completato una settimana perfetta, vincendo tutte le partite senza perdere nemmeno un set. L’esultanza e la felicità al termine della finale sono davvero il simbolo di come Francesca volesse davvero uscire da un vero e proprio incubo e riassaporare quei momenti di estasi che solo la vittoria ti riesce a dare.

Il trionfo sulla terra marocchina è una spinta psicologica a continuare, a fare ancora meglio, a tornare ancora più forte, perchè adesso entriamo nei mesi preferiti dalla tennista lombarda, che ritrova la sua amata terra rossa, il suo habitat e i due tornei che la esaltano maggiormente: gli Internazionali d’Italia e il Roland Garros. Molto importante sarà continuare a fare bene in previsione di questi due grandi appuntamenti, migliorando la classifica già a partire da questa settimana nel torneo dell’Estoril, cercando di rientrare nel più breve tempo possibile tra le prime trenta del mondo, da avere così un tabellone un po’ più agevole nei primi turni.

Oltre che dal punto di vista psicologico, c’è stato anche un cambiamento anche sul piano fisico, perchè Francesca sembra essere tornata indietro con gli anni, quasi ringiovanita. In Marocco ci è sembrato davvero di vedere una nuova e fresca giocatrice, capace di non mollare nemmeno un punto, di correre da tutte le parti del campo e di avere anche una lucidità impressionante nel giocare una palla corta vincente o nello scendere a rete. In poche parole è tornata la leonessa, capace di azzannare la preda e di imporre alla fine il suo ruggito.

 

andrea.ziglio@olimpiazzurra

foto tratta da tennisworlditalia.com

 

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