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Pallanuoto: una World League da sogno per il Settebello. Un argento che vale oro

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Difficilmente si riesce ad esultare per una finale persa. Non l’avranno sicuramente fatto i ragazzi della nazionale italiana di pallanuoto che ieri sono usciti sconfitti nella Super Final di World League a Ruza contro la Serbia per 10-9. Ma lo scarto minimo e, soprattutto, l’avversario affrontato, non possono che far riflettere Sandro Campagna e tutti i suoi uomini sulla prestazione eccellente offerta in terra russa.

“Era dalle Olimpiadi di Londra 2012 che non disputavamo una partita di questa portata contro la Serbia. Intensità fisica, intelligenza tattica e gestione della gara. Con loro per vincere bisogna dare il 100%, noi abbiamo realizzato l’85% e per colmare il gap di questo 15% abbiamo circa quattro settimane. A Budapest, oltre alla Serbia, dovremo stare attenti alla Croazia che mi ha impressionato con una squadra solida e una difesa granitica, e all’Ungheria, senza sottovalutare le altre, ma dobbiamo pensare soprattutto a noi stessi. Lunedì andiamo a Barcellona e mercoledì 28 giugno giochiamo con la Spagna la partita del 25° anniversario della finale olimpica di Barcellona 1992. Poi andremo a Siracusa per una settimana di carico e qualche richiamo”. Il commento a caldo alla FIN del ct azzurro Campagna, apparso più che soddisfatto per la performance del suo Settebello.

Ora, ovviamente, lo sguardo va verso la competizione più importante di questo 2017: i Mondiali di Budapest. Giocare a questo livello vorrebbe dire come minimo raggiungere la semifinale, e poi andarsela a giocare con i migliori team internazionali. E’ una squadra rinata, nonostante alcune assenze e i ritiri di Tempesti e Presciutti arrivati dopo il bronzo ai Giochi Olimpici. I veterani rimasti (gente che c’era già ai tempi di Londra 2012 come Figlioli, Gallo ed Aicardi) stanno facendo il proprio dovere sia dentro che fuori dalla vasca, mentre i “nuovi” si stanno ben adattando alle caratteristiche della rosa. Chi sta stupendo però sono giocatori come Francesco Di Fulvio e Marco Del Lungo, che se continueranno di questo passo potrebbero ritagliarsi davvero una carriera al top.

gianluca.bruno@oasport.it

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