Rugby
Rugby | Benetton Treviso, la stagione della svolta?
Un settimo posto, il record di punti conquistati e una base solidissima da cui tentare un’ulteriore scalata alla classifica. Quella che sta per concludersi è stata indubbiamente la miglior stagione del Benetton Treviso dal suo ingresso, nel 2010, nella lega celtica, ponendo fine di fatto al periodo di ‘ambientamento’ ai ritmi serrati che il Pro12 impone e all’elevato livello generale della competizione. Insomma, la franchigia della Marca ha compiuto un evidente salto di qualità, maturando (forse) in maniera definitiva.
Che l’annata potesse assumere connotati diversi rispetto alle precedenti lo si era capito pressoché subito, sin dalla prima giornata, con lo scalpo preso ai campioni in carica, gli Ospreys. Non una partita indimenticabile dal punto di vista del gioco (finì 12-6), ma un forte indizio sul nuovo Treviso che avremmo ammirato nel corso di questi mesi. Quel tipo di match, probabilmente, i Leoni non lo avrebbero portato a casa nello scorso anno, perché l’abitudine alla vittoria è un qualcosa che si costruisce solo con il passare del tempo, step by step. Non vi è il minimo dubbio, però, che il passo compiuto dagli uomini di Franco Smith sia stato oltremodo lungo, per la consapevolezza e la fiducia nei propri mezzi raggiunta, unitamente ai progressi mostrati nel gioco, dovuti anche ad una crescita del reparto dei trequarti. Facile rivedere in queste constatazioni il percorso dell’Italia di Brunel, ‘esplosa’ nel recente Sei Nazioni e che, non a caso, schiera sovente una decina di biancoverdi nel proprio XV titolare.
Una nuova mentalità, un nuovo Benetton Treviso. Anche per la tenuta fisica e mentale mostrata in questa seconda parte di stagione, durante il quale i risultati hanno dato una maggiore conferma delle potenzialità di questo gruppo, finalmente dotato anche di ‘riserve’ all’altezza e di una panchina florida e di qualità. Basti pensare che nel 2012, da febbraio a maggio, arrivò solamente una vittoria, contro le tre ottenute ad oggi, a cui vanno aggiunti i due pareggi con Ulster e Connacht. Notevolmente migliorato anche il rendimento in trasferta, non tanto per i punti conquistati quanto per le prestazioni, anche in gare senza storia, mentre Monigo diventa sempre più letale e dalle mura alte, altissime. Chi lo ha espugnato? Ulster, Leinster e Glasgow, le tre attuali semifinaliste, con le prime due per giunta di un solo punto, senza contare le enormi difficoltà incontrate da Tolosa e Leicester in Heineken Cup, che hanno sperimentato sulla propria pelle cosa significhi voler dire affrontare questo Benetton Treviso. Una squadra forte, compatta, unita e solida che, naturalmente, ha ancora dei meccanismi da oliare, degli ingranaggi da sbloccare. Quando lo farà, probabilmente, assisteremo a nuove pagine della storia del rugby italiano, rigorosamente firmate in biancoverde e dai ruggiti dei Leoni.
daniele.pansardi@olimpiazzurra.com