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Artistica
Giorgia Campana in esclusiva: “La ruota gira per tutti”
Giorgia Campana è tornata dagli Europei di ginnastica artistica, dove ha ben figurato. Finale nel concorso generale, quinto posto alle parallele, esperienza e soddisfazione per l’ennesima presenza in azzurro. Ora la 17enne (ancora per pochi giorni) romana si racconta in esclusiva per Olimpiazzurra. I suoi ultimi mesi, la sua partecipazione alla rassegna continentale, i prossimi obiettivi, la voglia di alzare le proprie difficoltà. E tanto altro ancora. La simpatia, la dolcezza e la grande professionalità di Giorgia Campana.
Ennesimo body azzurro, ennesima convocazione in Nazionale. Meritatissima, sudatissima. Soprattutto con un lavoro silenzioso e i risultati che parlano da soli. Raccontaci un po’ questi mesi dopo il rientro da Londra…
“Dopo Londra non ho avuto intenzione di smettere, anche se mi sentivo appagata. Sono rientrata in palestra senza nessun obiettivo particolare ma quando ho visto che stavo tornando in forma ho pensato che potevo fare un’ottima stagione e infatti così è stato!”.
Hai individuato un momento preciso che pensi abbia convinto Casella a convocarti?
“Penso che sia stato un processo graduale di gara in gara, ma so che Enrico ha sempre creduto in me”.
Personalmente ho visto una Giorgia più matura, sia dal punto di vista ginnico ma soprattutto mentale e caratteriale. Saranno i diciotto anni che si avvicinano… Scherzi a parte, condividi questo pensiero e se sì in cosa pensi di essere cresciuta maggiormente?
“Si sono cresciuta un po’ da tutti i punti di vista: sia d’età che nella mia carriera. Forse ho acquisito più sicurezza, ma on è stata solo l’esperienza di Londra. Sicuramente quella ha inciso ma non è stata l’unica”.
Che bilancio fa Giorgia Campana della sua partecipazione agli Europei? Quale cosa ti ha soddisfatta maggiormente e c’è, invece, qualcosa che ti ha delusa o che ti rimproveri?
“Io sono partita per gli Europei ben preparata ma senza grossi obiettivi. A mio parere è la cosa migliore da fare. Ho sempre pensato di dare il massimo, ma non mi sono mai posta delle aspettative: se non dovessi raggiungerle ti crollerebbe addosso il mondo, mentre così ogni cosa positiva che si verifica è una gioia in più. Sono più che soddisfatta ma sono rimasta un po’ male per la trave della finale all-around: se non l’avessi sporcata, avrei potuto occupare il nono posto della classifica anziché l’undicesimo.
Sono comunque contenta perché alla fine ho realizzato tredici esercizi sui vari attrezzi senza sbagliare: prova podio, qualifica, finale AA e finale alla parallela. Un altro piccolo rimpianto è stata la finale alla trave (essendomi qualificata con il 4° punteggio: mi avrebbe fatto molto piacere svolgerla, ma alla fine i tecnici hanno scelto Elisa”.
Invece, che Italia esce da Mosca? Come valuti la spedizione azzurra, i risultati delle tue compagne e dei ragazzi?
“Sui miei compagni non vorrei mettere troppo bocca: lascio ai tecnici le valutazioni. Vorrei solo fare i complimenti ai medagliati (e ovviamente anche ai non): penso che l’Italia abbia fatto comunque una bella figura e spero che Vanessa si riprenda il prima possibile, perché il suo stato fisico l’ha penalizzata molto a questi Europei. Mi è dispiaciuto perché non ha potuto esprimersi come al suo solito”.
I tuoi risultati da all-arounder in questi mesi hanno sbalordito un po’ tutti gli appassionati. Una riscoperta, un cambiamento? A cosa è dovuta questa poliedricità che ha prodotto grandi frutti?
“Non ho mai pensato di non poter arrivare a questi livelli. Il problema è che da junior ho avuto tanti problemi fisici legati all’attività agonistica (niente di serio o particolare) che mi impedivano di emergere e di farmi conoscere. Quindi sono sbocciata da senior e piano piano; con tanto lavoro ho fatto un ulteriore salto di qualità. Io penso che tutte noi abbiamo dei momenti al top e altri sottotono, questo è il mio momento e me lo godo. La ruota gira per tutti!”.
Io ho apprezzato molto la trave. Il D Score è davvero alto e hai trovato grande familiarità. Certo non è una cosa nuova, ma quest’anno sei spiccata particolarmente e Mosca ha dato il sigillo. Innalzare le difficoltà sarà un obiettivo anche sugli altri attrezzi? È una delle cose su cui Casella si è soffermato di più al termine degli Europei.
“Sì, sto cercando di alzare i punteggi di partenza perché non basta fare tutto “perfetto” per arrivare ad una medaglia… Negli esercizi si deve cercare il giusto equilibrio tra difficoltà e pulizia: più fai e più sei attaccabile dal punto di vista delle penalità, ma hai un margine di errore più elevato partendo da tanto.
Sto provando soprattutto la parallela, ogni tanto provo l’uno e mezzo al volteggio (in condizioni facilitate) e qualcosina al corpo libero che però credo sia l’ultimo attrezzo in cui farò delle modifiche data la mia scarsa padronanza rispetto alla trave e alle parallele”.
Rimanendo sugli elementi, qual è quello di cui vai più fiera?
“Vado fiera dei miei esercizi in generale soprattutto quando mi riescono bene. Mi sento forte quando eseguo delle cose che vedo fare in pochissime al Mondo come il flik avvitato collegato al flik salto smezzato: quella sensazione ti rende particolare perché ti distingui dai soliti elementi”.
Prossimo appuntamento, ovviamente, gli Assoluti ad Ancona. Cosa ti aspetti? Oltre a difendere il titolo alle parallele, si potrebbe profilare un eccellente piazzamento nel generale…
“Per gli Assoluti vale lo stesso discorso: sono preparata e cercherò di dare il massimo come sempre. Anche se sono consapevole di poter ottenere degli ottimi risultati, preferisco non pensarci per non crearmi troppe tensioni”.
Spingersi poi verso i prossimi appuntamenti (Mediterraneo e Mondiali) è difficile…Ma tra qualche giorno spegnerai diciotto candeline. Per chiudere con una nota di colore, come festeggerai?
“Un gradino per volta. Dopo gli assoluti cercherò di guadagnarmi il posto in squadra per i Giochi del Mediterraneo e poi continuerò con la preparazione del Mondiali ma non sono in grado ad oggi di dire altro. Festeggerò a Roma con tutti i miei amici e spero che sia una bella serata divertente che potrò ricordare per tutta la vita”.
stefano.villa@olimpiazzurra.com
(nella foto scattata al banchetto degli Europei di Mosca, Giorgia è la seconda da destra accanto a Vanessa Ferrari ed Elisa Meneghini)