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Basket, Petrucci sulla querelle Euroleague-FIBA: “Intervenga il CIO. Mi appello alla sensibilità di Armani”
Dopo l’annuncio del calendario ufficiale del prossimo anno da parte di Euroleague, è riesplosa definitivamente la guerra con la FIBA. Un vero e proprio muro contro muro che va avanti da anni e che la scorsa estate aveva portato alla definitiva separazione. La massima competizione europea per club non si fermerà nel corso delle finestre riservate alle Nazionali di novembre 2017 e febbraio 2018, con le qualificazioni alla World Cup del 2019. La FIBA ha risposto manifestando tutta la sua delusione, lamentando il fatto che l’organizzazione di Jordi Bertomeu non ha rispettato gli accordi presi in precedenza, in cui aveva promesso di non ostacolare o limitare il calendario della FIBA. In effetti, non si tratta di un divieto assoluto: la scelta se partecipare o meno agli impegni della Nazionale, spetterà ai giocatori.
Sulla questione, che vista la partecipazione all’Eurolega di Milano riguarda anche l’Italia, è intervenuto il presidente della FIP Gianni Petrucci. “È una Guerra dei Roses“, ha dichiarato senza mezzi termini sulle pagine della Gazzetta dello Sport. “Nessuno molla nulla: chiederò un intervento del CONI e quindi del CIO. La situazione è seria. Potrebbero anche nascere altre organizzazioni private. Che fine sta facendo lo sport? E il diritto sportivo? Poi c’entra solo l’Europa, il resto del Mondo non viene toccato“. La Nazionale Italiana quindi, in vista delle qualificazioni, rischia di dover fare a meno dei giocatori impegnati in Eurolega, oltre che delle stelle NBA Belinelli e Gallinari. “È una situazione assurda. Non posso pensare che Armani, sponsor della Nazionale, neghi i propri giocatori. Si giocherebbero le qualificazioni con giocatori che poi non prenderanno parte al Mondiale. Dove è l’uguaglianza competitiva? Bisogna intervenire a livello mondiale. La FIBA vuole dare più visibilità alle Nazionali, mentre l’Euroleague, a fronte di cambiamenti già ratificati, ha deciso di ampliare il calendario nel 2016“. Una guerra destinata a continuare a lungo. Purtroppo.
alessandro.tarallo@oasport.it
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Foto: FIP