Formula 1
F1, GP Austria 2017: pochi sorpassi ma che emozioni! Gara sui tempi, che duello tra Bottas e Vettel. Il cronometro dà spettacolo
Il Gran Premio d’Austria 2017, nona prova del Mondiale F1, è la perfetta dimostrazione di come, per divertirsi ed emozionarsi, debba emergere la vera essenza della competizione, cioè la necessità di spingere al massimo dal primo all’ultimo metro di gara. Componente, quest’ultima, che sembrava essere andata persa nella categoria, laddove l’aspetto gestionale aveva ormai preso largamente piede, tra risparmio del carburante e pneumatici dalla dubbia resistenza, stante una carcassa estremamente morbida prodotta dalla Pirelli.
Il campionato corrente ha segnato una inversione di tendenza, testimonianta dalla corsa disputata al Red Bull Ring quest’oggi: quattro piloti, differenti strategie, medesimo impegno nello spremersi per cercare di, rispettivamente, difendere e guadagnare la posizione. Valtteri Bottas è stato sontuoso nella prima parte del Gran Premio, laddove ha spinto come un martello con lo pneumatico ultrasoft, resistendo in maniera lucida al ritorno di Sebastian Vettel nel finale, in una sorta di ripetizione di quanto si era già visto a Sochi, sempre con il medesimo risultato finale. Al tedesco della Ferrari resta il rammarico di non aver avuto, a conti fatti, sufficiente tempo per studiare il proprio avversario ed attaccarlo, ma con i se ed i ma non si fa la storia, tantomeno in F1.
Duello, non solo cronometrico, vi è stato pure per l’ultima posizione sul podio, tra Daniel Ricciardo e Lewis Hamilton. Il pilota della Red Bull ha sorpreso, riuscendo a tenere un ritmo che non sembrava essere nelle sue corde dopo le prove libere, correndo un Gran Premio di spessore e faticando giusto nel finale, laddove un lieve calo ha favorito il rientro del britannico. Quest’ultimo, dopo una gara tribolata in cui non sempre ha potuto aggredire come avrebbe voluto, ha provato ad artigliare il terzo posto, con un tentativo di sorpasso al penultimo passaggio dove, in realtà, non è sembrato dare il tutto per tutto.
Insomma, confronto cronometrico ed in parte anche “fisico”, tra i top della categoria. Con la sensazione, netta ed evidente, di aver assistito ad un appuntamento che, sempre più, riconcilia gli appassionati della F1 a questo sport, dopo alcune annate dove le gare ben difficilmente lasciavano quell’impressione di confronto duro ed estremo tra i protagonisti.
davide.brufani@oasport.it
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