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Tennis, Wimbledon 2017: Roger Federer, l’uomo che trasforma i sogni in punti. 11° atto finale a Church Road ad un passo dall’ottava corona
Ci sono sportivi a cui non potresti mai rinunciare. Il loro modo di intendere la disciplina va ben oltre le fredde statistiche perchè i gesti di cui si rendono protagonisti sono inimitabili, portatori di emozioni e dispensatori di sogni. Immaginazione che si tramuta in realtà grazie ad un dritto non necessariamente di pura potenza o ad un rovescio in back di puro talento. Ebbene, Roger Federer continua ad essere l’uomo che tramuta la creatività in punti su un campo da tennis centrando la sua 11esima finale a Wimbledon, la 29esima in un torneo del Grande Slam, andando a caccia dell’ottava corona, cosa mai riuscita a nessuno. E’ infinito questo campione che, nonostante l’anagrafe presenti il conto, continua a deliziare la platea con colpi per altri neanche pensabili.
Ci ha provato Tomas Berdych ad opporsi alle magie dell’elvetico ma ogni qualvolta la pallina scottava il fenomenale rossocrociato ha cambiato marcia. Concretezza e fantasia, elementi per i comuni mortali opposti, sono in simbiosi invece nel tennis del campione di Basilea che alla bellezza del gesto accompagna anche l’essenzialità del quindici. Nessun colpo è mai una forzatura, quando la magia è necessaria per decidere la frazione questa arriva puntuale come un orologio svizzero…Il 7-6 7-6 6-4 della semifinale, nel Tempio del tennis, su un’erba “battuta”, è frutto della differenza tra un ottimo giocatore completo ed un fuoriclasse.
Ora per Roger l’atto conclusivo contro il pericoloso Marin Cilic, uscito vittorioso dal confronto con Sam Querrey. Il croato ha saputo gestire la grande potenza dell’americano grazie all’essenzialità del suo gioco valsa un 6-7 6-4 7-6 7-5 chiaro. Il bilancio tra i due è ad appannaggio di “Sua Maestà” con 6 vittorie ed una sola sconfitta ma negli ultimi due confronti il buon Marin è stato autore dell’impresa nella semifinale degli Us Open 2014, vinti dallo slavo, e poi dal quarto di finale del 2016 a Londra quando Roger si salvò per il rotto della cuffia prima di chiudere in proprio favore al quinto set.
Non potrà permettersi cali di concentrazione Federer al cospetto di un rivale in fiducia e che sa come metterlo in difficoltà. Tuttavia, a Church Road il padrone di casa è lui e, arrivandoci immacolato (senza aver perso neanche un set), vorrà porre il suo ottavo sigillo aggiornando ancora una volta il suo profilo su Wikipedia.
giandomenico.tiseo@oasport.it
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Foto da profilo twitter Wimbledon