Pallavolo
Volley a pezzi: Vibo Valentia e San Giustino rinunciano alla A1
Una pallavolo sempre più a pezzi. Non solo al femminile dove molte squadre hanno incredibili arretrati con i pagamenti (il futuro di Chieri, Giaveno, Urbino è tutt’altro che chiaro), hanno chiuso i battenti (Villa Cortese che ripartirà dalla B e cederà il titolo sportivo della A1 verosimilmente a Modena) o sono fallite a metà stagione (Crema e Modena). Purtroppo anche al maschile.
Nella prossima stagione, nella serie A1 maschile, non vedremo ai blocchi di partenza né San Giustino né la Tonno Callipo Vibo Valentia.
Una botta al cuore per i calabresi, dopo nove stagioni nel massimo campionato, dopo tante emozioni regalate e dopo campionati sempre eccellenti (l’ultimo con addirittura la semifinale di Coppa Italia). Praticamente un decennio di grande volley, regalato dal grande Presidente Pippo, il signore delle conserve alimentari, che tanto ha dato alla sua amata terra. Fatti i conti in tasca ha capito di non poter tirare avanti per i costi esorbitanti. Questo uno stralcio del suo comunicato: “Nell’anno del ventennale della Callipo Sport mi vedo costretto, mio malgrado e con grandissimo dispiacere, ad assumere una decisione sofferta e dolorosa. Devo comunicare che al momento non ci sono le condizioni per partecipare al campionato nazionale di serie A1. La dura contingenza in cui versa l’economia del nostro Paese non ci consente, infatti, di affrontare questo grande impegno economico. Il Gruppo Callipo non può più, pertanto, mettere a disposizione le risorse adeguate a fronteggiare un campionato dignitoso”. Ripartiranno dalla serie B per dare ai giovani della zona la possibilità di fare sport. Immaginiamo quanto sia stata difficile la scelta, ma la sincerità e l’onestà vengono prima di tutto: non aveva senso promettere stipendi ai giocatori e poi non riuscire a pagarli (com’è successo nel femminile…).
Chiude i battenti anche San Giustino. Dopo una sola stagione, in cui si è cercato di aprire un nuovo corso. Senza successo. Questo uno stralcio del comunicato: “Sopraggiunti e molteplici fattori di incertezza legati alla programmazione, alla gestione degli impianti sportivi ed al reperimento di nuove sponsorizzazioni, rendono, allo stato attuale, difficile la prosecuzione del progetto iniziale. Queste insormontabili difficoltà ed incertezze sono palesi anche dopo aver approfonditamente esplorato la possibilità di una eventuale fusione od unificazione con altre società di pallavolo della Provincia. Le stesse difficoltà del resto sono evidenti anche nel complessivo contesto pallavolistico, che ha costretto anche altre storiche società a prendere decisioni sofferte”.
Che ne sarà della A1 nel 2013/2014? Quante e quali squadre prenderanno parte al campionato? Teoricamente non ne avremo 14, come la Lega prevedeva dopo il blocco delle retrocessioni di quest’anno. A meno che qualcuno non acquisti i titoli sportivi. Difficilissimo.
A conti fatti: Trento; Macerata; Piacenza; Cuneo; Modena; Perugia; Castellana Grotte; Latina; le due neopromesse Città di Castello e Molfetta; Ravenna e Verona ultime in A1 nella stagione che sta per terminare. Sempre se in estate non cambierà nulla. Difficilissimo. Incrociamo le dita.
stefano.villa@olimpiazzurra.com