Seguici su

Ciclismo

Tour de France 2017: Fabio Aru, tutto è ancora aperto! La battaglia decisiva sarà su Galibier e Izoard. E domani….

Pubblicato

il

Fabio Aru ha perso la maglia gialla incappando in un buco al termine della 14^ tappa del Tour de France 2017 che ha riconsegnato il simbolo del primato a Chris Froome. Ora il sardo accusa 18 secondi di ritardo dal rivale britannico ma la terza settimana fa paura e la corsa è più aperta che mai. Il distacco maturato oggi è davvero irrisorio considerando quello che attende i corridori tra pochi giorni: tappe in cui i minuti potrebbero fioccare abbondantemente. Certo lasciare sul piatto dei secondi in una tappa come quella odierna lascia diversi rimpianti e soprattutto mina alcune certezze del capitano dell’Astana che però ora può davvero ribaltare il Tour de France.

Sgravato del peso del simbolo del primato, difficile da tenere considerando che praticamente sta correndo senza una squadra all’altezza, il Cavaliere dei Quattro Mori è atteso dai tapponi alpini che decideranno la classifica generale. Si giocherà tutto in due frazioni micidiali in cui dovrà anche guadagnare del terreno in vista della cronometro finale di Marsiglia, 22km in cui Froome potrebbe guadagnare un ulteriore minutino.

Il primo scenario del duello, senza scordarsi di Bardet e Uran (i quattro contendenti al titolo sono racchiusi in soli 29 secondi), sarà il leggendario Galibier. Mercoledì prossimo, da La Mure a Serre Chevalier, la storia del ciclismo: prima la Croix de Fer (24km durissimi), poi il mitico Télégraphe in accoppiata con il già citato Galibier. Due salite lunghe e regolari che hanno fatto la storia della Grande Boucle: le frullate di Froome o la cadenza di Aru, chi avrà la meglio? In base a come si uscirà da questa frazione allora si potranno fare dei piani per l’ultima ascesa, in programma il giorno successivo.

L’Izoard sarà il giudice supremo: si arriva su in cima al Colle, qui dove tanti sono andati fuorigiri annaspando e arrancando, qui dove solo le Aquile osano. Terreno per Aru che deve fare il numero se vuole entrare nella leggenda, se vuole davvero vincere il Tour de France. Froome non è mai salito qui, le incognite ci saranno anche per lui.

Prima di questa accoppiata, però, guai a sottovalutare la tappa di domani. Il Col de Peyra Taillade è sì distante 40km dal traguardo, ma gli 8,3km di ascesa irregolare con pendenze massime del 14% potrebbero farsi sentire nelle gambe dei corridori, soprattutto considerando che Fabio potrebbe rimanere senza squadra già dopo la prima salita di giornata. Brividi…gialli.

 

Pubblicità

Dalla Home

Pubblicità

Facebook

Pubblicità