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Ciclismo

Tour de France 2017, la nuova dimensione di Rigoberto Uran. A 30 anni in lotta per la maglia gialla

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Due seconde piazze al Giro d’Italia tra 2013 e 2014 che sembravano essere solo un punto di partenza verso una carriera clamorosa. Forte in salita, ottimo a cronometro: doti perfette per i Grandi Giri. Poi però un calo che sembrava inesorabile. E’ arrivata in occasione di questo Tour de France la rinascita di Rigoberto Uran, entrato in una nuova dimensione all’età di 30 anni. Il simpaticissimo corridore colombiano è infatti in piena lotta per la vittoria finale.

Non aveva pagato il passaggio dal Team Sky (poi alla Etixx Quick-Step) alla Cannondale-Drapac. Squadra che non è riuscita a costruire corridori importanti per le corse a tappe nel passato recente. Una settima piazza nel Giro d’Italia 2016 che sembrava iniziare a rappresentare il declino, e invece… A poco più di un anno di distanza sono arrivate 14 tappe corse da fenomeno. E non è finita qui: i 29” che dividono Uran dalla maglia gialla sono davvero pochissimi e con la condizione messa in mostra questi giorni si potrebbe davvero sognare.

Sempre davanti, mai un metro perso in salita: se i rivali che gli sono davanti hanno pagato sulle dure pendenze del Giura o dei Pirenei, lui davvero non si è mai fatto trovare impreparato. La vittoria arrivata a Chambery (soprattutto in che modo, visto il cambio rotto) è davvero la ciliegina sulla torta su una prima parte di Tour de France da incorniciare. Ma il colombiano non vuole fermarsi: sulle Alpi è pronto a far male e nella cronometro di Marsiglia potrebbe davvero avvantaggiarsi su tutti. 

 

Foto: © ASO/Pauline BALLET

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