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F1, GP Gran Bretagna 2017: Ferrari, strategia errata. Troppi rischi sulle gomme e mancanza di gioco di squadra

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Ci sono schiaffi che, se ben metabolizzati e digeriti, aiutano a crescere. Il GP di Gran Bretagna di oggi, per le Ferrari, però, non può che essere classificato in questa categoria. Con le Mercedes che hanno dominato in lungo e in largo tutto il weekend, come era comunque preventivabile, e che hanno distanziato le “Rosse” anche oltre i problemi di pneumatici sofferti nel finale.

La gara di oggi è stata un concentrato di errori. Ancora una volta, per esempio, la partenza è stata ad handicap. Kimi Raikkonen (che partiva in prima fila) non è stato in grado di portare il ben che minimo attacco al poleman, mentre Sebastian Vettel (che rimpiangerà a lungo il terzo posto in qualifica), alle prese con i freni posteriori in fiamme, ha annaspato senza mezzi termini, venendo passato in cavalleria da Max Verstappen.

Ancora una volta, quindi, al semaforo verde i due ferraristi hanno lasciato molto a desiderare, e la gara è stata immediatamente in salita. Se da un lato il finlandese tentava di rimanere aggrappato disperatamente al fuggitivo Hamilton che gestiva la gara senza forzare, il tedesco doveva fare i conti per oltre 15 giri con la difesa ad oltranza del portacolori della Red Bull che gli costava secondi su secondi e, soprattutto, un cambio gomme anticipato.

Il muretto box della Ferrari, infatti, richiamava il leader del Mondiale al giro 19, per provare il cosiddetto “undercut” nei confronti dell’olandese (che effettivamente riuscirà) ma costringendolo poi ad uno stint di ben 33 giri sulla gomma Soft (con la quale la Mercedes volava, a differenza delle “Rosse”). Vedendo come si è concluso il GP, ovvero con due esplosioni di gomme per entrambi i piloti, era forse il caso di non tentare una forzatura simile o, eventualmente, far gestire in maniera più tranquilla il finale di gara dei due piloti, come ad esempio facendo passare Vettel per fargli conquistare più punti in ottica Mondiale. Sarebbe stato forse eccessivo, a metà campionato, fermare un positivo Raikkonen (che era ancora in seconda posizione) per un ordine simile. Probabilmente sarebbe stato perso a livello mentale in caso contrario.

Oltre a queste problematiche, poi, ormai aleggia la sensazione che il sorpasso della Mercedes sia ampiamente avvenuto e che ora sia la Ferrari a dover gestire, con calma ma decisione, questo momento. Di sicuro, tuttavia, la scuderia di Maranello non potrà più sbagliare, a nessun livello: di sviluppo, strategico, e in gara. Contro un avversario così temibile non si può concedere nemmeno un millimetro, e la Ferrari sembra averne lasciati per strada un po’ troppi, e anche a Silverstone.

 

alessandro.passanti@oasport.it

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