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F1, GP Gran Bretagna 2017: Ferrari, con questa Mercedes il Mondiale è tornato un’utopia? Budapest ci fornirà una controprova

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C’è sconforto ed amarezza dopo questo GP di Gran Bretagna, decimo appuntamento del Mondiale 2017 di F1, in casa Ferrari: il terzo e settimo posto di Kimi Raikkonen e Sebastian Vettel non può di certo soddisfare i piloti e la scuderia di Maranello. Il risultato non lascia scampo a troppe interpretazioni: Lewis Hamilton vince davanti a Valtteri Bottas, le Frecce d’Argento fanno doppietta, Hamilton si porta a -1 da Vettel ed il team di Brackley vola nella classifica costruttori.

Lo si temeva questo GP di Silverstone, pista sulla quale la W08 Hybrid ha emesso i primi vagiti, ed i timori si sono tramutati in realtà. Il dominio nelle prove ed in gara è stato incontrastato al punto che anche un Bottas, penalizzato di cinque posizioni in griglia per aver sostituito il cambio al termine delle prove libere del venerdì, ha saputo rimontare giungendo secondo, facilitato anche dei problemi tecnici del Cavallino.

La domanda che sorge spontanea è la seguente: il Mondiale è dunque diventato un’utopia per la Rossa? Quesito lecito ma risposta non scontata. Come, dopo Monaco, non ci si doveva far prendere troppo dagli entusiasmi per la doppietta fantastica della Ferrari, ora non bisogna fasciarsi la testa prima di essersela rotta. Di sicuro c’è una tendenza nella quale, negli ultimi quattro weekend la monoposto italiana non è salita sul gradino più alto del podio: successo di Hamilton in Canada, Ricciardo a Baku, Bottas in Austria ed ancora Hamilton in questo round. E’ evidente che, tra due settimane, in Ungheria il banco di prova sarà importante per comprendere ancor meglio gli equilibri.

L’Hungaroring è tracciato assai tortuoso e, sulla carta, dovrebbe sposarsi bene con il passo corto della SF70H, al contrario di quanto avvenuto in quest’ultimo weekend. Sull’asfalto ungherese la vettura dovrebbe trovarsi più a proprio agio riuscendo a massimizzare lo sfruttamento degli pneumatici, aspetto che nel Regno Unito, per la prima volta, è stato un punto debole.

Tuttavia, è necessario che il Cavallino Rampante rifletta su questo risultato anche analizzando le peculiarità della maggior parte delle piste che seguiranno come Spa, Suzuka, Monza, Austin e Sepang, sulla carta favorevoli ai rivali, per continuare la rincorsa all’iride.

giandomenico.tiseo@oasport.it

Twitter: @Giandomatrix

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