Tuffi, Mondiali Budapest 2017: giornata senza l’Italia. La Cina alza la voce?

Dopo aver vinto un solo oro sui tre a disposizione di sabato 15 luglio, domenica 16 la Cina ha riportato il saldo in parità con due successi. Oggi – lunedì 17 luglio – può confermarsi la potenza mondiale dei tuffi: in programma il sincro femminile da 3 metri (eliminatoria alle 10, finale alle 16) e quello maschile da 10 metri (13-18.30). Assente l’Italia, che non schiera coppie in nessuna delle due gare.

Sincro 3 metri femminile: Cina davanti a tutti con Shi Tingmao e Chang Yani (coppia nuova, e attenzione perché la seconda è quella che ha mancato la finale da 1 metro), Australia (Maddison Keeney e Anabelle Smith, bronzo olimpico) e Canada (Jennifer Abel e Melissa Citrini Beaulieu, anche qui un cambio) subito dietro come alle World Series, Gran Bretagna (Grace Reid e Katherine Torrance), Russia (Nadezhda Bazhina e Kristina Ilinykh) e Malesia (Yan Yee NG e Nur Sabri) a provarci. Non dovrebbe cambiare molto rispetto al recente passato, salvo l’assenza di Tania Cagnotto e Francesca Dallapè argento a Rio.

Sincro 10 metri maschile: qui la Cina raramente perde e Chen Aisen e Yang Hao sono atleti esperti e rodati. Gli ultimi a batterla in un Mondiale sono stati i tedeschi Patrick Hausding e Sascha Klein a Barcellona 2013: quella di Budapest sarà la gara conclusiva della carriera del tuffatore di Dresda, che alle World Series ha comunque dimostrato di avere ancora cartucce da sparare. Thomas Daley e Daniel Goodfellow (Gran Bretagna) sono carichi dopo il bronzo olimpico, la nuova coppia russa Aleksandr Bondar-Victor Minibaev sulla carta è fortissima, gli ucraini Maksym Dolgov e Oleksandr Gorshokovozov sono freschi di titolo europeo. Il Messico è un’incognita: ha cambiato molto e, di fianco a Diego Balleza, si presenta il classe 2001 Kevin Berlin. Lo stesso vale per gli Stati Uniti: con Steele Johnson, argento a Rio, non c’è più David Boudia (ritirato) bensì il 1997 Brandon Loschiavo

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francesco.caligaris@oasport.it

Twitter: @FCaligaris

Foto da: pagina Facebook Fina/DeepBlueMedia