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Spada a squadre, l’Italia trionfa a Parigi

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I quattro migliori spadisti italiani, di nuovo insieme in pedana e, subito, sul gradino più alto del podio. Ci hanno messo poco a ritrovarsi Paolo Pizzo, Matteo Tagliariol, Diego Confalonieri ed Enrico Garozzo, tutti e quattro reduci da una gara individuale dagli esiti decisamente al di sotto delle aspettative.

Messi insieme, però, sono probabilmente i più forti del mondo, e l’hanno dimostrato alla prima occasione, dopo tanti mesi senza Pizzo e Tagliariol, non proprio due rinunce da poco visto che si parla del campione del mondo in carica e del campione olimpico di Pechino 2008. La squadra era riuscita a vincere anche senza loro, a Heidenheim, ma certamente così è tutto un altro tirare.

A farne le spese è stato il Venezuela di Limardo, oro a Londra 2012, battuto 45-35 in una finale gestita dall’inizio alla fine con sicurezza e autorità. Ma a dimostrare il valore del quartetto azzurro sono state soprattutto le sfide precedenti. I quarti di finale vinti 35-34 contro la Svizzera, con la stoccata decisiva infilata al minuto supplementare, o la semifinale contro l’Ungheria, quando Diego Confalonieri, nell’ultima assalto, ha saputo ritrovare la freddezza necessaria per ricacciare indietro la rimonta di Imre e chiudere 30-25.

Un successo costruito con l’apporto di tutti, una gioia enorme per Paolo Pizzo, che torna a riassaporare il dolce sapore dell’oro a quasi un anno di distanza dai campionati italiani assoluti del 2012. Un segnale molto più che positivo in preparazione del biennio di qualificazione olimpica, dove sarà proprio il ranking a squadre a fare la differenza. Il lavoro di Cuomo, adesso, è un pochino più facile. Perché una squadra così ce l’hanno in pochi al mondo. Lo sapevamo, ne abbiamo avuto conferma.

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