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Tour de France 2017: Bardet, tattica sconsiderata. Fa sfiancare la squadra, ma non ha le gambe per attaccare

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Romain Bardet aveva promesso fuoco e fiamme, aveva annunciato un attacco sul mitico Izoard per sfiancare la resistenza di Chris Froome e indossare la maglia gialla. Niente di tutto questo. Il francese ha letteralmente fatto sfiancare la sua squadra, l’ha fatta lavorare per tutto il giorno, l’ha messa alla frusta in uno scontro diretto suicida contro la Sky, ha provato a sfruttare i compagni nel tentativo di isolare il britannico e invece non ha raccolto davvero nulla.

La AG2R ha lavorato benissimo, ha dato l’anima e ha permesso al proprio capitano di presentarsi nel migliore dei modi nel cuore dell’ascesa finale. Quando però ha avuto apparecchiato il trampolino di lancio, il francese è letteralmente crollato. Ha cercato uno scatto ma subito Froome e Uran lo hanno ripreso, prima che il capitano della Sky partisse in contropiede e mettesse in mostra le difficoltà del beniamino di casa, incapace di reagire prontamente all’allungo (possiamo definirlo così più che un vero e proprio attacco). Semplicemente oggi le gambe non erano al top, Romain Bardet ha provato a dare tutto ma non ha potuto spingersi oltre.

La sua tattica è stata pretenziosa e faceva affidamento su delle potenzialità di cui oggi probabilmente non era dotato: era davvero convinto di poter far saltare il banco, di staccare Froome e di vestire il simbolo del primato e invece si è trovato con un pugno di mosche in mano. I 4 secondi di abbuono raccolti sul traguardo servono solo per strappare la seconda posizione momentanea ma la Grande Boucle è definitivamente sfumata: impossibile recuperare i 23” di ritardo da Froome, sembra anche difficile che riesca a conservare i 6” di margine conquistati su Uran mentre il podio di Parigi dovrebbe essere al sicuro.

La cronometro di Marsiglia, infatti, nonostante sia breve e dopo tre durissime settimane, sfavorisce il transalpino che non ha nelle proprie corde la sfida contro le lancette. Dopo il secondo posto della passata stagione Bardet si è avvicinato ulteriormente all’elite ma manca ancora quel qualcosa ed è un vero peccato visto che gli organizzatori avevano disegnato questo Tour de France su misura per lui, proprio nella speranza di tornare a vincere la corsa a tappe più prestigiosa al mondo dopo oltre 30 anni di digiuno.

 

(foto © ASO/Pauline BALLET)

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