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Salvamento, World Games 2017: ITALIA CAPUT MUNDI! Dominio totale: 4 ori, Silvia Meschiari eroina con 2 titoli. Musso e Sanna completano l’opera

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Il salvamento si conferma un importante bacino di medaglie per l’Italia ai World Games. A Wroclaw, nella prime delle due giornate di gare previste, ne sono arrivate ben sette: 4 ori, 2 argenti e 1 bronzo. Una prestazione strepitosa quella della spedizione azzurra, che conferma di essere la più grande potenza mondiale in questa disciplina. Grande protagonista è stata Silvia Meschiari, vincitrice di due gare su tre disputate (la terza era la staffetta). Sfortunato invece, Federico Gilardi, attesissimo alla vigilia, che ha raccolto “solo” due medaglie d’argento, comunque preziose. Ma andiamo a vedere nel dettaglio le gare odierne.

Il programma si è aperto col botto: Silvia Meschiari ha vinto i 200m con ostacoli con il tempo di 2:05.89. Una gara dominata sin dal mattino, quando l’azzurra ha chiuso le batterie nettamente davanti a tutte le altre. In finale poi, la 25enne è rimasta sorniona al secondo posto per tre quarti di gara, dietro alla polacca Alicja Tchorz, piazzando l’allungo decisivo negli ultimi 50m. L’argento è quindi andato all’atleta di casa, a mezzo secondo, mentre la francese Margaux Fabre ha chiuso terza in 2:09.66, precedendo di un solo centesimo l’altra azzurra, Serena Nigris. A soli 18 anni, la friulana è andata vicinissima ad una medaglia di prestigio. Peccato.

Il secondo oro di giornata è arrivato un’ora dopo, quando Jacopo Musso ha chiuso davanti a tutti i 100m con manichino con il tempo di 45.40. Un tempo davvero notevole, che vale il record dei Giochi avvicinando il primato del Mondo (45.09) di Francesco Bonanni e confermando le buone sensazioni delle batterie del mattino. Sul podio con Musso due tedeschi: Kevin Lehr (46.25) e Jan Malkowski (46.30), quest’ultimo autore del miglior tempo nelle eliminatorie. Chi stamattina aveva realizzato un ottimo tempo è stato Andrea Vittorio Piroddi, che però non ha potuto lottare per la medaglia essendo fermato in finale per squalifica.

Giornata davvero da incorniciare per Silvia Meschiari, che, tornata in vasca per il suo terzo impegno di giornata (oltre alla staffetta) sul finire del programma, ha vinto l’oro nei 200m super lifesaver con una prestazione da favola. Entrata in finale con il terzo tempo, l’azzurra ha cambiato letteralmente passo nella seconda metà di gara, chiudendo con il tempo di 2:22.57, nuovo record dei Giochi. Il secondo posto è andato all’australiana Pure Davies, lontana più di due secondi (2:24.95), precedendo sul podio la neozelandese Carina Doyle (2:28.14). Il ritmo imposto dalla Meschiari ha praticamente spaccato in due la gara, generando distacchi altissimi. A pagarne di più è stata la francese Margaux Fabre (miglior tempo stamattina), che dopo metà gara passata in testa provando a fare il ritmo è “scoppiata” chiudendo quinta a 9″ dal primo posto.

La quarta medaglia d’oro dell’Italia è arrivata nell’ultima gara in programma, i 200m super lifesaver maschili. Soddisfazione doppia, perché gli azzurri hanno occupato i primi due posti del podio. Federico Gilardi e Daniele Sanna erano entrati in finale con i primi due tempi e non hanno tradito le attese. È stato Sanna ad aggiudicarsi l’oro, accelerando dopo i primi 50m ed imponendo il suo ritmo fino al 2:05.79 con cui ha chiuso la gara, tempo che gli vale il record dei Giochi, strappato a Gilardi, che l’aveva fatto segnare nelle batterie del mattino. Il torinese, primatista del mondo in questa specialità, ha dovuto accontentarsi dell’argento in 2:07.67 davanti all’australiano Tom Montgomery, terzo in 2:10.51.

Sfortuato Federico Gilardi, che per soli cinque centesimi ha mancato la medaglia d’oro nei 200m con ostacoli, seconda finale in programma e primo impegno di giornata del torinese. La gara è stata una battaglia tra i tre favoriti della vigilia: l’azzurro, l’australiano Bradley Woodward ed il neozelandese Steven Kent, i migliori delle batterie del mattino. Kent ha comandato per metà gara, arrendendosi poi a Woodward, che ha vinto l’oro in 1:55.03 davanti a Gilardi (1:55.08), che nonostante sia tornato forte nella seconda parte si è dovuto fermare ad un passo dalla gloria. Kent ha quindi chiuso terzo (1:55.21). Quarto, invece, l’altro azzurro, Andrea Sacha Bartolo, a quasi 3″.

Doveva essere una lotta tra la francese Justine Weyders e Federica Volpini, che stamattina avevano stampato i primi due tempi delle batterie, entrambe sotto il precedente record dei Giochi (andato alla transalpina in 52.71), ma l’australiana Pamela Hendry ha sorpreso tutte nella finale dei 100m con manichino. 52.72 il tempo che è valso l’oro: seconda la Weyders in 52.93, davanti alla Volpini, che si è quindi dovuta accontentare del bronzo con il tempo di 53.48. 

Ha chiuso al quarto posto la staffetta femminile 4x50m con ostacoli. Cristina Leanza, Laura Pranzo, Silvia Meschiari e Serena Nigris hanno chiuso in 1:52.41, a mezzo secondo dal podio. L’oro è andato alla Francia, come quattro anni fa, in 1:50.42, record dei Giochi, davanti ad Australia (1:51.29) e Cina (1:51.99).

L’Italia difendeva l’argento di Cali 2013 nella 4x50m con ostacoli ma ha chiuso la finale soltanto al sesto posto. Il podio era missione impossibile per Federico Gilardi, Andrea Sacha Bartolo, Daniele Sanna e Jacopo Musso. È stata, infatti, una gara di livello pazzesco: le prime due, Giappone e Polonia, sono scese entrambe sotto il precedente primato del Mondo. A spuntarla sono stati i nipponici in 1:36.62, davanti ai polacchi, autori del record dei Giochi questa mattina, in 1:36.91. Più distante il terzo posto dei campioni in carica della Francia (1:37.96).

 

alessandro.tarallo@oasport.it

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Foto: pagina Twitter Sassuolo 2000

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