Ciclismo
Giro d’Italia, le pagelle della terza tappa
Se il buongiorno si vede dal mattino, la 96esima edizione del Giro d’Italia, dopo lo spettacolo della terza frazione, si preannuncia quantomeno vivace e ricco di colpi di scena. Andiamo a vedere con le pagelle come si sono comportati oggi i protagonisti.
PAOLINI Luca, voto 10: perfetto e spettacolare. Resta con i primi sull’ultima ascesa, sempre nelle prime posizioni. Attende il momento giusto e con il solito acume tattico riesce a pescare il momento giusto per affondare, pennellando curve perfette nella discesa verso Marina di Ascea. A 36 anni, e all’esordio al Giro, coglie la prima vittoria nella Corsa Rosa, accompagnata anche dalla prima Maglia Rosa: in classifica generale ha 17” di vantaggio su Wiggins.
EVANS Cadel, voto 8: in una tappa come questa, nonostante non sia più quello di due anni fa, è difficile da staccare. Non si accontenta di rimanere sempre tra i primissimi in salita e vince lo sprint degli inseguitori, guadagnando anche 12” di abbuono che riscattano la prestazione non certo brillante della BMC nella cronosquadre di ieri.
HESJEDAL Ryder, voto 8: è lui ad accendere la miccia tra i grandi sull’ultima salita, accompagnato da un’ottima Garmin che ha di fatto spezzato il gruppo. Una condotta di gara aggressiva che gli vale “solo” 8” di abbuono per il terzo posto in volata. L’impressione è che non voglia mollare il dorsale numero uno che ha sulle spalle.
SANTAMBROGIO Mauro, voto 7: alla prima prova difficile da ‘big’ non risponde male. Si fa sorprendere sul primo attacco, ma quando vuole rientrare lo fa con una certa facilità. Alla fine è quarto sul traguardo e bisogna assolutamente fare attenzione a lui che sembra avere un’ottima gamba.
WIGGINS Bradley, voto 6: abituato forse al Tour, e più di lui la Sky, non sembra perfettamente a suo agio sulle difficili strade nostrane. Ad un certo punto sembra quasi staccarsi dagli avversari, ma alla fine chiude con Hesjedal e compagni sprecando forse meno energie di tutti.
NIBALI Vincenzo, voto 6.5: dopo Hesjedal è quello che sembra provarci con maggiore convinzione, ma mai in prima persona. Il Giro è iniziato subito per i big e l’occasione di oggi poteva essere importante per lo Squalo, che probabilmente avrebbe potuto forzare quando Wiggins aveva perso qualche metro nella picchiata verso il traguardo.
SCARPONI Michele, senza voto: in salita sembra forse il più a suo agio, senza mai perdere nemmeno un centimetro dalla ruota che ha davanti. La fortuna, però, non è assolutamente dalla sua parte quando, a circa 3km dalla conclusione, l’anteriore scivola e lui cade in una curva. A causa di un problema meccanico non può ripartire veloce e in classifica generale è già più di un minuto da Wiggins, che sarà difficile da recuperare. Peccato, perchè la gamba sembrava quella buona…
POZZOVIVO Domenico, voto 5.5: che non sia un drago in discesa è risaputo, ma oltre a Scarponi è stato l’uomo di classifica a perdere più terreno, arrivando a 34” dai diretti avversari. Un Giro che inizia in salita ma che però non è assolutamente compromesso.
gianluca.santo@olimpiazzurra.com