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Pallanuoto
Pallanuoto, Mondiali 2017: affondato il Kazakistan 7-12, il Settebello raggiunge la Croazia ai quarti di finale
Era stata presentata come una formalità o poco più da sbrigare di slancio, la partita odierna del Settebello contro il Kazakistan valevole come play-off d’ammissione ai quarti di finale dei Mondiali di Pallanuoto maschile 2017. E così è andata, numeri alla mano…
A Budapest, l’Italia allenata da Sandro Campagna si “impietosisce” giusto una ventina di minuti di fronte alla modesta Nazionale euro-asiatica per poi la spazzarla via con un netto 7-12, risparmiando anche preziose energie in vista del prossimo, ben più tosto, match iridato da dentro o fuori.
Un successo che accompagna gli Azzurri verso il match contro la temibile Croazia con la forma fisica, le motivazioni e la “tensione” giuste per provare a centrare ancora una volta la zona-medaglie (molto probabilmente, ci sarà la Serbia in semifinale ad attendere la vincente).
La sintesi della partita. Stefano Tempesti tra i pali del Settebello dal primo secondo (non succedeva da un anno a questa parte); l’Italia rompe il ghiaccio dopo 2’30” (Andrea Fondelli), Cristiano Mirarchi raddoppia comodamente un minuto dopo. Pietro Figlioli in superiorità numerica e l’unica rete dei kazaki nei primi otto minuti effettivi di gioco (Shakenov), ai 3’42” dalla prima sirena, fissano il risultato del primo tempo sull’1-3.
Secondo tempo. 1’13” di gioco e Matteo Aicardi si procura il rigore che Francesco Di Fulvio trasforma senza problemi (1-4). Shakenov è il migliore dei giallo-azzurri e riporta i suoi sul -2; il solito Di Fulvio manda in archivio sul 2-5 una prima metà di gara tecnicamente non trascendentale, in senso assoluto. L’1/4 in superiorità numerica per gli Azzurri (evidentemente “a scartamento ridotto” oggi pomeriggio) fa inalberare non poco il nostro CT…
Nel terzo tempo non si segna per ben tre minuti e mezzo. Sbloccano il risultato Vincenzo Renzuto Iodice dall’angolo e Shakenov dai cinque metri; Michael Bodegas, servito magistralmente da Renzuto Iodice, rimette quattro lunghezze tra le due contendenti (3-7) con un pallonetto delizioso. Tempesti, intanto, dimostra al mondo che non ha dimenticato affatto come si para miracolosamente in piena estate (era ormai in vacanza, l’Airone di Prato…). Tuttavia, il terzo tempo è tutto di “Enzino” Renzuto Iodice che, con altre due reti di pregevole fattura, crea quel solco irreversibile fra Italia e Kazakistan atteso da tutti qualche minuto prima all’Alfred Hajos Arena.
Quarta ed ultima fazione di gioco. Fuori Tempesti, dentro Volarevic; le maglie difensive s’allargano a vista d’occhio e la concentrazione cala vertiginosamente, da una parte e dall’altra. Il Kazakistan realizza in sei minuti una rete in più (4) rispetto a quelle fatte registrare nei precedenti tre tempi. Gli Azzurri, da par loro, segnano in allegria con un doppio Mirarchi e Bodegas. Perdiamo platonicamente l’ultimo quarto a causa di un eccesso di “lassismo” ma la contesa si chiude sul 7-12 in favore dell’Italia. Missione compiuta: Croazia, arriviamo…!
Il tabellino
Kazakistan-Italia 7-12 (1-3; 1-2; 1-4; 4-3)
Kazakistan: Makhmetov, Medvedev, Shvedov, Pilipenko, Altayev, Shmider, Shakenov 3, Verdesh, Ukumanov, Ruday 2, Manafov, Turlykhanov 2, Shlemov. Coach: Knezevic
Italia: Tempesti, Di Fulvio 2, Gitto, Figlioli 1, Presciutti, Mirarchi 3, Nora, Fondelli 1, Renzuto Iodice 3, Bodegas 2, Aicardi, Bertoli, Volarevic. Coach: Campagna
Note: nell’Italia in porta Tempesti per tre tempi e Volarevic nel quarto. Nel Kazakistan in porta Shlemov dall’inizio. Uscito per limite di falli Bertoli (I) nel quarto tempo (4’30”). Superiorità numeriche dopo il terzo tempo: Italia 2/6 + un rigore e Kazakistan 0/4 + un rigore. Spettatori 4000 circa. Arbitri: MOLNAR (Ungheria) e GHAFOURI (Iran).
giuseppe.urbano@oasport.it
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Foto: Renzo Brico