Nuoto
Nuoto, Mondiali Budapest 2017 – IL PAGELLONE. Quadarella: il mezzofondo italiano non tradisce. Che bravo Milli!
MARGHERITA PANZIERA 6: Si sapeva che questa era solo la gara di riscaldamento per la dorsista da cui ci si attende qualcosa in più sui 200. Avvicina il personale (20 centesimi in più) al mattino e si batte con tenacia. Chiedere il passaggio del turno era troppo.
MATTEO MILLI 7: personale migliorato e semifinale centrata al mattino con autorità e anche un po’ di sfrontatezza. Piace l’atteggiamento in acqua e il carattere mostrato, anche se nella semifinale del pomeriggio si perde un po’ nel finale e non riesce a migliorarsi ulteriormente, fallendo l’ingresso in una finale che avrebbe avuto dell’incredibile alla vigilia ma che, visti i tempi, non era poi così impossibile.
MARTINA CARRARO N.G.: scende in vasca per onor di firma. Sabato era febbricitante, ieri non è uscita dalla camera di albergo per via delle placche in gola. Ci prova, combatte ma si vede fin da subito che non può fare nulla contro il virus. Non è giudicabile.
ARIANNA CASTIGLIONI 6.5: rientra ad alti livelli dopo i tanti problemi delle ultime due stagioni, riesce a strappare con il brivido il posto in semifinale, poi si batte alla pari con le atlete in lotta per un posto in una finale che si preannuncia stratosferica ma le manca ancora qualcosa. Il percorso di rilancio è avviato e il carattere e la tecnica non le mancano.
FILIPPO MEGLI 5: la semifinale sarebbe stata un miraggio comunque, però il personale era da avvicinare per l’unico azzurro iscritto ai 200 stile libero. Cerca di distribuire bene le energie ma gli manca qualcosa quantomeno per tirare giù quei 5 decimi che vorrebbero dire record personale.
SIMONA QUADARELLA 8: che bella batteria della fondista romana che fa sognare. Gareggia con autorità, chiude con un 16’07” vicino al personale e domani potrebbe anche migliorarsi. Tiene testa alla beniamina di casa Kapas, cede nel finale alla cinese ma nel lotto delle atlete che combatteranno per una medaglia c’è anche lei e già questo è un attestato: benvenuta nel mondo dei grandi, Simona! L’Italia ha una atleta in più per cui tifare e di cui innamorarsi.