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Basket, Europei 2017: i convocati e la rosa dell’Italia ai raggi X. L’analisi ruolo per ruolo
L’Italbasket ha cominciato il training camp a Folgaria, per la sesta estate consecutiva. L’appuntamento cerchiato in rosso sul calendario di allenatore, giocatori e tifosi è il Campionato Europeo, in programma dal 31 agosto al 17 settembre. Un obiettivo fisso nella mente di tutti, da quando lo scorso anno gli azzurri mancarono di un soffio la qualificazione olimpica. C’è dunque voglia di rivalsa, in primis da parte di un gruppo così talentuoso ma ancora in cerca di un trionfo collettivo. Sarà inoltre l’ultima occasione per vedere sulla panchina azzurra Ettore Messina, che lascerà l’incarico dopo la rassegna continentale. Dopo aver analizzato ai raggi X i convocati del CT, andiamo dunque a sezionare il gruppo italiano ruolo per ruolo.
Nel reparti guardie poche certezze. Su tutti Marco Belinelli. Il nativo di San Giovanni in Persiceto, neoacquisto degli Atlanta Hawks, avrà come al solito la responsabilità di guidare l’attacco in cabina di regia. A dispetto dell’etichetta che si porta dietro da inizio carriera di “guardia tiratrice”, Beli è molto di più: è praticamente letale in situazione di pick and roll, potendo tirare, inventare per i compagni o concludere al ferro. Il CT lo sa bene e per questo spesso gli ha affiancato Daniel Hackett, altro attaccante, non certo un playmaker puro. Se il neoacquisto del Bamberg dovesse dimostrare di avere ampiamente recuperato dal suo infortunio, allora avrà certamente un posto nel roster ed in quintetto. Non potrà mancare Pietro Aradori, altro punto cardine del gruppo azzurro, pronto a sacrificarsi ed a mettersi a disposizione di allenatore e compagni. Per gli altri due, tre posti, è lotta vera: dopo la crescita di quest’anno, Stefano Tonut potrebbe essere riconfermato. Amedeo Della Valle è intenzionato a riprendersi un posto tra i 12 ed occhio al talento di Diego Flaccadori. Difficile, ma non impossibile, che la scelta ricada su Andrea Cinciarini, Luca Vitali o Ariel Filloy. L’abbondanza di giocatori nel reparto esterni però, fa pensare ad una squadra “piccola”.
Tra le ali la certezza si chiama Gigi Datome. Il capitano è una sicurezza con la sua leadership sia dentro che fuori dal campo. Il giocatore del Fenerbahce è chiamato a garantire punti e carisma. Dietro di lui tanti punti interrogativi: l’assenza di Gentile apre una chance per molti. Il principale candidato pareva essere Davide Pascolo, che però salterà la prima parte del raduno, ancora alle prese con l’infortunio al menisco. Nel caso non dovesse farcela, sono già pronti Awudu Abass e Filippo Baldi Rossi, quest’ultimo reduce anche lui da un brutto infortunio.
Infine, il reparto lunghi. La certezza si chiama Danilo Gallinari, chiamato ad essere il principale leader realizzativo degli azzurri. Il suo talento è ormai noto a tutti e, soprattutto per l’assenza di Bargnani, sarà un’arma ancora più preziosa del solito, dando a Messina la possibilità di cavalcare il cosiddetto quintetto “piccolo”. L’assenza del giocatore romano peserà, certo, ma questa stagione ha segnato la definitiva esplosione di Nicolò Melli. Recentemente passato al Fenerbahce, è chiamato a confermare l’ottima annata (secondo quintetto in Eurolega) anche con la maglia della Nazionale. Difficile che Messina possa includere nella lista Andrea Zerini, optando invece per una squadra più “piccola”. I giochi sembrano fatti anche per i centro. Fuori discussione la convocazione di Marco Cusin, al quale si chiederà il consueto lavoro di sacrificio. La sua riserva dovrebbe essere Riccardo Cervi ma Paul Biligha scalpita. Da non sottovalutare anche l’ultimo arrivato, Christian Burns.
alessandro.tarallo@oasport.it
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Foto: Ciamillo FIP