Seguici su

Nuoto

Nuoto, Mondiali Budapest 2017 – IL PAGELLONE Meravigliosa Quadarella! Pellegrini, Detti, Paltrinieri: missione compiuta

Pubblicato

il

SIMONA QUADARELLA 9.5: la sorpresa che ci voleva per lanciare al meglio il “D Day” azzurro. Una donna di carattere, solo apparentemente fragile per quella nuotata leggera che gli frutta un meraviglioso bronzo mondiale. Una medaglia nei 1500 stile non arriva mai per caso e anche stavolta è così. Tanto lavoro, tanti sacrifici e la romana sale su un podio iridato con un tempo di tutto rispetto. Come inizio della carriera a livello assoluto è da fuochi d’artificio.

FABIO SCOZZOLI 8: E’ tornato. Strappa un posto in finale nei 50 rana a quattro anni di distanza dalla sua ultima finale iridata a Barcellona 2013. Lo fa ritoccando il record italiano che gli era stato strappato da Martinenghi che si lascia alle spalle per pochi centesimi. La partenza ha fatto la differenza ma anche nell’ultima parte sembra aver ritrovato la nuotata che lo ha reso grande.

NICOLO’ MARTINENGHI 6: un po’ di sfortuna. Quando le cose si mettono male, a volte ci si mette anche quella a creare problemi. Perde la finale iridata e il record italiano in un solo colpo ma lotta duramente per entrare fra i primi otto e questo piace perché il ragazzo ha carattere, reagisce nei momenti difficili e essere nono al mondo è tutto tranne che un disonore per un diciassettenne che avrà tempo e modo per imporsi.

FEDERICA PELLEGRINI 7.5: bella da vedere, sorridente, serena. La Pellegrini 2.0 piace e lascia ben sperare. Conquista senza apparente fatica il primo posto nelle batterie, vince la seconda semifinale battendo per la seconda volta nello stesso giorno l’idolo di casa Hosszu e non si preoccupa più di tanto di quello che fanno le altre. Ledecky è inarrivabile e lei lo sa ma per il secondo e terzo posto la lotta è aperta e questa Pellegrini lascia ben sperare.

ALICE MIZZAU 5: i cambiamenti di questa stagione hanno dato i frutti sperati in chiave qualificazione ma a Budapest la presenza di Alice è impalpabile. Lotta per tre vasche, poi cala vistosamente e chiude sopra i 2’. Fatica a ritrovarsi e anche in chiave staffetta questa è una pessima notizia.

GIACOMO CARINI 5.5: aveva fatto sognare nella marcia di avvicinamento a Budapest. I sogni rimangono tali perché qui il piacentino resta un secondo sopra al suo personale, che sarebbe servito per disputare la finale. Supera un turno non difficile e in semifinale si spegne nella seconda parte di gara dopo un avvio promettente. Da rivedere perché la qualità non manca.

GABRIELE DETTI 7: gara impostata sul rivale Sun e sulla necessità di non sprecare troppe energie per centrare la finale. Missione compiuta, volata persa ma domani sarà tutta un’altra cosa.

GREGORIO PALTRINIERI 7.5: niente di stratosferico ma esordisce con una vittoria di autorità nella sua batteria, entra in finale con il miglior tempo del lotto e lancia il guanto di sfida ai due rivali per la medaglia d’oro. Stavolta dovrà inventarsi qualcosa perché i rivali sono molto agguerriti ma sembra pronto alla battaglia.

Pubblicità

Dalla Home

Pubblicità

Facebook

Pubblicità