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Pallanuoto maschile, Mondiali Budapest 2017: la rabbia e la delusione della Serbia si abbattono sulla Grecia. Il bronzo iridato vola a Belgrado (8-11)

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Una Serbia agonisticamente furiosa, ancora gonfia di rabbia e delusione per la sconfitta subita giovedì sera in semifinale contro i “cugini” croati, soddisfa parzialmente la sua insaziabile voglia di medaglie internazionali mettendosi al collo il bronzo iridato ai Mondiali di pallanuoto maschile in via di conclusione a Budapest.

La corazzata balcanica allenata da Dejan Savic non lascia scampo alla pur volenterosa Grecia di Theodoros Vlachos (unica “intrusa” nella top-4 di questo Mondiale ungherese) partendo a mille e chiudendo quasi in scioltezza nella “finalina” per il terzo posto andata in scena alla piscina Alfred Hajos della capitale magiara. Antipasto pregiato della battaglia per l’oro iridato che vedrà opposte in serata (ore 20:30) Ungheria e Croazia. 




 

La sintesi del match. Dopo appena due minuti, gli squali serbi “feriti” sono già sullo 0-3 (Mandic, Randelovic e Dusko Pijetlovic), costringendo fin da subito gli ellenici all’affannosa rincorsa bronzea. Dopo l’inevitabile time-out chiamato da Vlachos, arriva la scossa: i greci accorciano con una doppietta del loro capitano Ioannis Fountoulis. Tuttavia, Pijetlovic e Ubovic risistemano tutto; 3-5 alla prima sirena, in mezzo, la rete dell’ex posillipino Angelos Vlachopoulos. 5/6 Serbia al tiro.

Arriva ben presto il massimo vantaggio serbo (3-7) grazie ai gol di Cuk e Aleksic; Genidounias realizza, invece, l’unica marcatura greca nei secondi otto minuti di gioco effettivo. La Nazionale in bianco e ciano galleggia e “sopravviverà” fino al termine della contesa, ma in realtà non sarà mai a stretto contatto dello squadrone slavo, sicuramente meno brillante e devastante rispetto a tante altre occasioni recenti.

Gli ultimi due quarti di gara si chiudono in parità (3-3 e 1-1). Le reti di Rasovic, Filipovic, Randelovic, Prlainovic, per la Serbia, e Fountoulis su rigore (inutile tripletta per il capitano ellenico nonché capocannoniere del torneo ungherese), Delakas, Pontikeas e Vlachopoulos, per i greci, confermano i valori in vasca: le Aquile bicipiti possono tornare a Belgrado con la meritata medaglia di bronzo al collo. Bella esultanza di squadra in acqua a fine partita, a dimostrazione che si può vincere qualsiasi cosa in giro per il mondo, ma un podio iridato è pur sempre un podio iridato…

Il tabellino

GRECIA 8 – 11 SERBIA (3:5, 1:2, 3:3, 1:1)

Top scorers: Randelovic, D.Pijetlovic 2 (Srb) / Fountoulis 3, Vlachopoulos 2 (Gre)

Arbitri: NAUMOV (RUS) / MERCIER (FRA)

giuseppe.urbano@oasport.it

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