Pallavolo
Volley femminile, Grand Prix 2017 – Italia da sballo: azzurre da sogno in semifinale! USA abbattuti, Egonu fantasmagorica
Italia letteralmente da sballo, sempre più aggressiva e motivata, ai limiti della perfezione. Le azzurre sconfiggono gli USA per 3-1 (25-21; 22-25; 25-22; 25-21) e, al termine di una partita nettamente dominata e controllata sotto tutti i punti di vista, festeggiano la qualificazione alle semifinali del Grand Prix 2017 di volley femminile.
A Nanchino (Cina) le ragazze di Davide Mazzanti non smettono più di stupire, sconfiggono nuovamente le Campionesse del Mondo come era già successo due settimane fa a Macao e tornano tra le quattro grandi della pallavolo internazionale: la crescita della nuova Nazionale è evidente e il risultato è stato ottenuto grazie a una compattezza di squadra, a una netta superiorità tecnica nei vari fondamentali, a un sestetto coriaceo che ha sempre creduto di poter superare i propri limiti.
L’Italia tornerà in campo domani mattina (ore 09.00) per sfidare la Serbia nel match che vale il primo posto nella Pool J. Sabato si giocherà la semifinale, ma orario e avversaria sono ancora tutte da scoprire (sarà una tra Cina, Brasile e Olanda). Ora non si vuole più smettere di sognare con una formazione totalmente rigenerata, esplosiva ed emozionante che guarda con ottimismo al prossimo futuro.
A trascinarci è stata Paola Egonu, oggi letteralmente a livelli fantasmagorici. Il nostro opposto ha fatto il bello e il cattivo tempo, colpendo palloni ad altezze siderali (addirittura record di 3.05m) e con una violenza disumana (ci sono stati attacchi da 95km/h). Un mostro di bravura che a ogni uscita esplode sempre di più. Ha chiuso la partita con 32 punti a referto (6 muri, 2 aces) e una prestazione davvero perfetta, cercata ripetutamente da Ofelia Malinov che ha saputo gestirla al meglio. Le americane hanno cercato di difendere al meglio su Egonu e a tratti ci sono anche riuscite ma alla lunga si è rivelata incontenibile.
Buona partita anche di Caterina Bosetti (10 punti) che si è distinta per dei deliziosi mani fuori. Ha giocato di banda affiancata dalla sorella Lucia che a inizio del quarto set si è però infortunata: è uscita dal campo zoppicando ma a prima vista non sembrerebbe nulla di preoccupante. Prima di quel momento aveva dato tantissimo in ricezione, faticando però in attacco. Al suo posto Miriam Sylla che si è subito messa in mostra. Al centro la consolidata coppia composta dalla capitana Cristina Chirichella (8 punti, 3 muri e 2 aces) e Raphaela Folie (9), Monica De Gennaro il libero. Gli USA si sono affidati ad Andrea Drews (16) e alla centrale Lauren Gibbemeyer (13, 5 muri) dopo che Kingdon e Murphy erano uscite già nel primo set. Le americane hanno pagato anche la giornata storta di Michelle Bartsch e Tetori Dixon, uscendo così dal torneo prima del previsto.
L’Italia cerca subito di scappare in avvio di primo set. Il servizio di Malinov fa la differenza e dall’8-4 (ottenuto con un ace di Chirichella a una fast di Folie) voliamo sul 13-5 sfruttando due bordate di Egonu e un paio di Errori di Gibbemeyer. Le azzurre non mollano la presa e trovano due muri consecutivi con Folie ed Egonu (15-6). Gli USA cercano delle rimonte con delle fasi break importanti ma l’Italia conserva comunque un minimo di vantaggio. Sul 20-17 Mazzanti chiama time-out ma alla ripresa del gioco la solita Egonu e un’invasione di Bartsch valgono un’ipoteca sul set chiuso poi da Folie.
Nel secondo parziale le azzurre finiscono subito sotto 2-8. Qui inizia una poderosa rimonta con Egonu (attacco e muro) e due errori americani. Le agganciamo a quota dieci con Caterina Bosetti e inizia una lunga fase equilibrata fino al 20-20 (muro di Chirichella). La capitana, però, commette un errore sul suo primo tempo e dal 20-22 l’Italia non riesce a risalire perdendo il set.
Nella terza frazione facciamo subito la differenza con il muro di Folie e l’ace di Chirichella (5-3) poi due punti diretti di Egonu dalla battuta valgono il 9-4, l’Italia tiene il cambiopalla con grande facilità e poi allunga definitivamente grazie a Egonu: muro del 15-8 e fiondata del 16-9. Completiamo l’opera con il pallonetto di Lucia Bosetti, la fast di Folie e il diagonale di Egonu (22-16). Gli USA provano a rientrare ma Egonu chiude uno scambio infinito (24-20) e Malinov chiude i conti.
Sul 6-3 del quarto set si infortuna Lucia Bosetti ed entra Miriam Sylla. L’equilibrio non si spezza, una lotta durissima punto a punto e addirittura gli USA vanno avanti 16-18 con l’attacco di Bartsch. In quel momento, però, salgono in cattedra Egonu e Sylla che stampano due muri e due attacchi violenti in rapida successione. Allungo del 23-19, Folie chiude con la fast.