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Taekwondo, parata di stelle a Mosca per il primo Grand Prix dell’anno. L’Italia sogna con Claudio Treviso

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Il primo Grand Prix del 2017 si appresta ad andare in scena a Mosca, dove tra venerdì 4 e domenica 6 agosto i migliori 32 atleti di ogni categoria olimpica del taekwondo si sfideranno per la conquista delle medaglie e per acquisire punti pesanti nel ranking valido per la qualificazione ai Giochi di Tokyo 2020.

Smaltite le tossine conseguenti ai Campionati Mondiali di Muju, i migliori interpreti della disciplina avranno modo di testare nuovamente la propria competitività e di confrontarsi con i propri diretti rivali nelle varie categorie di peso, consapevoli che, trattandosi di un torneo di categoria G4, il vincitore potrà fregiarsi di ben 40 punti nel ranking e acquisire un vantaggio notevole nell’ardua corsa al pass per le Olimpiadi nipponiche.

Il torneo prevede la disputa delle eliminatorie al mattino, degli ottavi e dei quarti al pomeriggio e della “final four” in serata, secondo un canovaccio piuttosto frequente già nei vari Open stagionali. Ma a Mosca si avverte già il clima del grande evento tra gli atleti, approdati in Russia con l’intento di portare a casa un bottino pesante in termini di medaglie e di punti.




L’Italia, a sua volta, potrà disporre di una nutrita pattuglia, composta da sette portacolori, tra cui spicca Claudio Treviso (-68 kg), capitano della Nazionale che quest’anno si è già goduto l’acuto nell’Egypt Open.

Non saranno da sottovalutare neppure le ambizioni di Laura Giacomini (+67 kg) e Roberto Botta (-80 kg), già piuttosto competitivi nel corso dell’attuale stagione agonistica, mentre Erica Nicoli (-49 kg), Natalia D’Angelo (-67 kg) e Antonio Flecca (-58 kg) potrebbero far leva sul fattore sorpresa per conquistare un piazzamento di prestigio e, chissà, punti pesanti nel ranking per rendere cospicuo il plotone azzurro a Tokyo e riscattare lo zero nella casella dei qualificati italiani in occasione dei Giochi Olimpici di Rio 2016.

mauro.deriso@oasport.it

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Foto: Archivio Privato Rotolo

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