Nuoto
Nuoto: Federico Burdisso e Thomas Ceccon, la classe 2001 che fa ben sperare il Bel Paese
In un’estate nella quale il darsi in vasca non ha mai termine, prima con i Mondiali di nuoto di Budapest (Ungheria) e poi con la Coppa del Mondo in vasca corta e le Universiadi, l’Italia, oltre a fregiarsi dei successi dei suoi campioni Federica Pellegrini, Gabriele Detti e Gregorio Paltrinieri, ha la necessità di trovare dei ricambi per portare avanti il proprio progetto verso Tokyo 2020 e rimanere ai piani alti del movimento natatorio mondiale.
In chiave prospettica sono due gli atleti che, nell’ultimo periodo, hanno colpito l’attenzione dei più e sono Thomas Ceccon e Federico Burdisso, entrambi classe 2001 e già con tempi notevoli su cui si potrà lavorare. Il 16enne vicentino, già dai Categoria (vasca corta) di questa primavera nella vasca di Riccione si è messo in particolarmente in evidenza. 6 vittorie e 4 record di grande rilievo hanno dato lustro alla manifestazione tricolore: 200 misti (1’56″59 record), 100 rana (1’01″60), 100 dorso (52″63 record), 400 misti (4’15″99 record), 100 stile libero (48″72 record), 200 stile libero (1’47″74). Come appare evidente ci troviamo dinnanzi ad un “poliedrico”, in grado di andar forte in differenti stili, esprimendo il proprio meglio nei misti. Ed è proprio nei 200 metri, di questa specialità, che Ceccon ha fatto segnare il riscontro cronometrico più importante. A soli 16 anni il veneto è entrato nella top10 di ogni tempo italiana (ottavo posto). Un tempo frutto di una nuotata bellissima e di virate e subacquee particolarmente curate, merce rara nei nostri confini. Caratteristiche che poi gli sono state utili nel corso degli ultimi Eyof 2017 (vasca lunga) dove con il tempo di 2’02″35 si è aggiudicato la vittoria.
Non da meno Burdisso. Il farfallista tutta grinta e voglia di arrivare a Gyor (Ungheria, Eyof 2017) si è portato a casa due medaglie d’oro nei 50 stile libero (22″79) e nei 200 farfalla (1’58″60) mentre ha centrato il bronzo nei 100 delfino (53″85). Altrettanto convincenti le prestazioni del giovanissimo azzurro agli Eurojunior dove, alle spalle del fenomenale classe 2000 ungherese Kristof Milak ha ottenuto una brillante medaglia d’argento con il crono di 1’57″83, nuovo primato categoria “ragazzi”. Margini di miglioramento ancora ampi per un atleta su cui si può investire in uno stile che non è mai stato esaltante nei nostri confini.
Sembrerebbe dunque essere affidato a loro il destino di un ricambio generazionale che potrebbe poi aprirsi ad altri atleti che, al momento, non hanno messo in mostra gli stessi “fuochi”.
giandomenico.tiseo@oasport.it
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Foto: Fin